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Presidente della Repubblica: chi lo vota e quando

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Il Parlamento è convocato in seduta comune per oggi per l’elezione del presidente della Repubblica: parteciperanno 1.009 Grandi elettori. Il primo scrutinio inizierà alle 15.00, a poco più di una settimana dalla scadenza del mandato di Sergio Mattarella, prevista per il 3 febbraio. Le modalità dell’elezione e i requisiti per essere nominati capo dello Stato sono definiti dalla Costituzione, tra gli articoli 83 e 84: si vota a scrutinio segreto e sarà necessario raggiungere un quorum. Ecco la guida completa all’elezione del presidente della Repubblica italiana, da come funziona il voto a quali sono i requisiti per essere eletti e le novità sulle regole anti Covid.

Chi elegge il Presidente della Repubblica

I Grandi elettori sono 1.009: 315 senatori, più i 6 a vita (Giorgio Napolitano, Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Liliana Segre), 630 deputati e 58 delegati regionali. Questi ultimi sono 3 per ogni Regione, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne nomina invece 1 soltanto. Di norma tra i delegati regionali figurano sempre il governatore della Regione in questione e dei membri della Giunta o del Consiglio regionale, uno appartenente al campo della maggioranza e uno dell’opposizione.

Per quanto riguarda l’appartenenza politica dei Grandi elettori,il Movimento Cinque Stelle è il gruppo più numeroso: contando deputati, senatori e delegati regionali, può contare su 236 Grandi elettori. La Lega ne ha 211, seguita dal Partito democratico con 153. Non ne ha molti di meno Forza Italia, 137. Fratelli d’Italia ne ha 63 a disposizione e Italia Viva 44. Bisogna poi tenere in considerazione i delegati delle Regioni provenienti da forze politiche minori (sono 7) e i parlamentari del Misto: di questo gruppo fanno parte ben 115 tra deputati e senatori.

l quorum e i numeri per l’elezione del Presidente della Repubblica

Nessuno di questi partiti, da solo, ha i numeri per eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Infatti, per nominare il capo dello Stato bisogna raggiungere un quorum:

per i primi tre scrutini è prevista la maggioranza qualificata dei due terzi dell’assemblea, mentre dal quarto in poi è sufficiente la maggioranza assoluta dell’Aula.

Contando 1.009 Grandi elettori, nei primi tre scrutini serviranno 637 voti, mentre dal quarto ne basteranno 505. Il voto è segreto.

Questa sarà l’ultima volta in cui bisognerà fare riferimento a questi numeri. Infatti, visto il taglio dei parlamentari, i quorum per la maggioranza qualificata e assoluta cambieranno. Quest’anno, inoltre, sono state stabilite regole precise per contenere il contagio in Aula. Al di là del distanziamento e della misurazione della temperatura in accesso, tutti i Grandi elettori dovranno esibire il Green Pass per accedere alla Camera e indossare la mascherina Ffp2. Per quanto riguarda le votazioni, i Grandi elettori saranno suddivisi in gruppi di 50 e chiamati in fasce orarie prestabilite.

Come viene eletto il Presidente della Repubblica in Parlamento

È prevista una sola votazione al giorno. Non verranno utilizzati i tradizionali catafalchi che normalmente erano impiegati nell’elezione del presidente della Repubblica, in quanto difficili da sanificare. Saranno installate nuove cabine elettorali (con apposito sistema di areazione) che dovrebbero disporre di un’apposita scheda di votazione. Le operazioni di voto, tenendo conto delle procedure scaglionate, dovrebbero durare circa quattro o cinque ore. Totalmente, anche durante lo scrutinio, non saranno permesse oltre 200 persone in Aula. Nelle tribune potranno accedere 106 Grandi elettori, tra parlamentari e delegati regionali.

Chi può essere eletto: quali sono i requisiti dei candidati Presidente

Come si legge nella Carta costituzionale “può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici”. Si tratta di un incarico “incompatibile con qualsiasi altra carica”. Quindi, ricapitolando, i requisiti per essere eletto presidente della Repubblica sono: cittadinanza italiana, 50 anni di età, godere dei diritti civili e politici.

Cosa succede dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica

Una volta terminata la votazione, si procede con lo spoglio delle schede. Spetterà al presidente della Camera, Roberto Fico, affiancato da quella del Senato, Elisabetta Casellati, leggerle. I segretari procederanno poi al conteggio dei voti e il presidente di Montecitorio proclamerà il risultato. Nel momento in cui verrà effettivamente eletto il 13esimo presidente della Repubblica, saranno i vertici di Camera e Senato a raggiungerlo, o raggiungerla, per comunicare l’esito del voto.

Il presidente della Repubblica deve poi prestare giuramento, a cui segue la cerimonia di insediamento. Il nuovo capo dello Stato giurerà davanti al Parlamento riunito in seduta comune, alla presenza anche dei delegati regionali e del governo. Seguirà un passaggio all’Altare della Patria, presso cui il nuovo presidente della Repubblica reca omaggio al milite ignoto. E infine, si recherà al palazzo del Quirinale dove avverrà il passaggio di consegne.

Fonte: Fanpage

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