Accordo con l'Ucraina

Accordo con l’Ucraina: Un patto pericoloso

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L’accordo con l’Ucraina, l’ulteriore veto USA e la condanna continua a Gaza

Le tensioni internazionali sono palpabili, evidenziate dall’ennesimo veto degli Stati Uniti in Consiglio di Sicurezza riguardo a una risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza. La Corte internazionale di giustizia, con la sua ordinanza del 26 gennaio, aveva imposto a Israele condizioni chiare per evitare il rischio di genocidio. Tuttavia, Israele ha ignorato tali direttive, in attesa di una decisione definitiva dell’Aia, incassando la mancata presa di posizione critica da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.

Accordo con l’Ucraina: Un futuro segnato dalla guerra

L’accordo con l’Ucraina

Le preoccupazioni si intensificano con l’accordo bilaterale tra Gran Bretagna e Ucraina del 12 gennaio, seguito da accordi simili con Germania e Francia. L’accordo prevede un sostegno militare e finanziario decennale, con la Germania pronta a intervenire rapidamente in caso di attacco russo. La Francia, nel 2024, prevede di fornire fino a 3 miliardi di euro in aiuti militari “supplementari” all’Ucraina.

Le alleanze militari si rafforzano, creando un contesto instabile e preoccupante. Nel secondo anniversario del conflitto russo-ucraino, il 24 febbraio, Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky hanno siglato un patto sulle garanzie di sicurezza: vale per i prossimi 10 anni. Aiuti militari ed economici, il sostegno delle imprese italiane per la ricostruzione e una risposta immediata in caso di un attacco futuro armato da parte della Russia.

Sebbene si cerchi di presentarlo come un accordo di “sicurezza”, si tratta effettivamente di un patto di alleanza militare. È l’attuazione di quanto deciso a margine del vertice Nato di luglio a Vilnius, in Lituania, per dare vita a una serie di intese bilaterali che di fatto avvicinano ulteriormente Kiev all’Alleanza atlantica.

Le lezioni della storia e l’ombra del Patto d’Acciaio

La storia ci insegna che l’Italia è precipitata nelle tragedie delle due guerre mondiali a seguito di trattati di alleanza militare. Il Patto di Londra del 1915, negoziato segretamente, portò l’Italia nella Prima Guerra Mondiale senza il consenso del Parlamento e della maggioranza della popolazione. Il Patto d’Acciaio del 1939 con la Germania fu un altro tragico errore.

La popolazione italiana merita trasparenza e chiarezza. Se l’Italia sta per negoziare un’alleanza militare con l’Ucraina, il Ministro Tajani dovrebbe rendere conto in Parlamento delle ragioni dietro questa scelta che potrebbe influenzare il futuro delle generazioni a venire. I partiti parlamentari devono assumersi le loro responsabilità e dichiarare chiaramente se intendono impegnarsi per la guerra o lavorare per la pace.