Sound of Freedom

“Sound of Freedom”: Il film che imbarazza Hollywood

Cult

Sound of Freedom, film indipendente sta sbancando il botteghino.

Sound of Freedom, con un budget irrisorio di 15 milioni di dollari, si è rivelato un successo inaspettato, incassando 49,5 milioni di dollari al botteghino nei primi nove giorni e superando addirittura l’ultimo “Indiana Jones”. Il film ha incassato oltre 53 milioni di dollari, ad oggi, in tutto il mondo. Ha fatto il suo esordio nelle sale cinematografiche americane il 4 luglio 2023 e dovrebbe arrivare nelle sale italiane nell’autunno del 2023.

Una questione cruciale che Hollywood ha spesso evitato di trattare: il traffico di bambini a scopo sessuale.

Sound of Freedom” è un film che si basa sulla vera storia di Tim Ballard, un agente della Homeland Security che ha dedicato la sua vita alla lotta contro il traffico di minori in Nord e Sud America.

Il film segue la sua  missione per liberare i bambini dalle grinfie dei trafficanti sessuali. Come si vede anche nella pellicola, nel 2013 Ballard ha fondato la Operation Underground Railroad, un’organizzazione no-profit che si occupa di individuare e smantellare reti di sfruttatori e pedofili, e anche di fornire assistenza ai giovani salvati dalle tratte.

Nel film Tim Ballard è interpretato da Jim Caviezel, l’attore famoso per avere interpretato Gesù ne La passione di Cristo di Mel Gibson . Il cast comprende anche il premio Oscar Mira Sorvino (“The Final Cut”), Bill Camp (“12 Years a Slave”), José Zúñiga (“Twilight”), Eduardo Verástegui (“Unplanned”), che è anche un produttore, ed è scritto e diretto da Alejandro Monteverde (vincitore di Toronto “Bella”, “Little Boy”).

Attraverso uno stile narrativo crudo e documentaristico, il film mostra la dura realtà del traffico di minori, toccando temi scomodi ma cruciali. Le immagini scure e senza fronzoli portano lo spettatore nel cuore della lotta di Ballard, creando un profondo disagio emotivo.

Dopo aver lottato per anni contro potenti interessi che cercavano di sopprimere la sua missione, Ballard riesce a portare alla luce questa terribile realtà. Affrontando pericoli mortali e corruzione diffusa, si impegna a salvare quanti più bambini possibile.

“Sound of Freedom” è un potente viaggio emotivo che mette in luce l’importanza di combattere il traffico di minori.

Attraverso una narrazione intensa e coinvolgente, il film cerca di sensibilizzare il pubblico su questa grave violazione dei diritti umani e incoraggia alla presa di coscienza e all’azione.

Grazie a questa narrazione, il tema centrale del film, il traffico di bambini a fini sessuali, arriva dritto al cuore. È impossibile non provare un profondo disagio dopo aver visto anche solo le prime sequenze (copie a bassa risoluzione sono disponibili online).

Ma c’è un altro aspetto che rende interessante tutta questa operazione: il film, girato nel 2018, doveva inizialmente essere distribuito dalla Fox.

Tuttavia, quando la Fox è stata acquistata dalla Disney, i dirigenti della Disney hanno deciso di “archiviare” il film senza nemmeno farlo uscire nelle sale.

Il termine tecnico è “shelving”: quando una società di distribuzione ritiene che promuovere la distribuzione di un film costerebbe più di quanto il film potrebbe incassare, lo archivia direttamente, senza mai proiettarlo in una sala.

A quel punto il produttore, Eduardo Verastegui, ha dovuto lottare per più di un anno per riacquistare i diritti del film.

Quando ha finalmente trovato i finanziamenti, “Sound of Freedom” è uscito nelle sale.

A finanziare il film ci hanno pensato anche gruppi religiosi e di conservatori. Mentre la distribuzione è gestita da Angel Studios, realtà indipendente con sede nell’ultra-religioso Utah.

A quel punto sono iniziate le critiche, che si possono trovare ovunque su internet: il film – secondo alcune recensioni – “è troppo distante dalla realtà”, “non è storicamente accurato”, o addirittura “ricorda certe teorie del complotto vicine a QAnon”.

Secondo le analisi che arrivano da Oltreoceano, pare infatti che gran parte del successo sia dovuto ad un’ondata di entusiasmo verso il film da parte di ambienti vicini alla destra repubblicana e non solo.

Il gruppo politico di estrema destra sostiene infatti da anni l’esistenza di una trama segreta organizzata dal cosiddetto Deep State, composto da esponenti democratici che sarebbero segretamente collusi con reti di pedofilia attive a livello globale.

Secondo le teorie di QAnon, ci sarebbe addirittura una specifica pizzeria di Washington D.C. usata come copertura dai politici liberali.

Recensioni:

Alcuni aspetti di questo film sono eticamente dubbi, e la sua credibilità è stata dibattuta, ma non si può negare che “Sound of Freedom” sia di grande impatto e drammaticamente efficace.

Non così politico o religioso come la gente dice. È un thriller ben fatto su un argomento importante. Niente di più ma niente di meno.

Nonostante ci sia un messaggio per tutti, avrà i suoi detrattori. Ma quando scorrono i titoli di coda e vengono forniti i fatti e le cifre di questa terribile epidemia, è difficile non sentire qualcosa – e questo è un grande uso dell’arte.