🇹🇷 Come sopravvivere alle serie tv turche
Per chi è appassionato di serie tv essere travolto dal fenomeno delle serie turche è abbastanza sconvolgente. Ammettiamolo, da quando le serie turche sono entrate nella vita di tutti i giorni, come lo è Beautiful da anni, tutto ha assunto il quotidiano un altro sapore.
Tra incredulità e curiosità non possiamo fare a meno di vedere come la cultura turca sia arrivata inaspettatamente nel nostro quotidiano.
In effetti avrai notato che quando parli della tua passione, gli altri o storcono il naso, oppure ti guardano e ti dicono con tono di sufficienza “ah ma sono tipo le telenovelas suadmericane? Sono tutte uguali!”
Allora vediamo di fare un po’ di ordine e parliamo di questo fenomeno televisivo (ebbene sì, proprio di fenomeno si tratta) che riguarda non solo la passione televisiva ma anche l’economia che gira intorno ad esso. Oggi le serie tv turche rivaleggiano con la televisione americana per popolarità̀ internazionale, e imperversano in Medio Oriente, Asia e America Latina.
A cosa si deve il successo globale delle serie tv turche?
Le serie tv che la Turchia produce non sono soap opera, né telenovelas, né fiction storiche, bensì dizi. Le dizi, hanno conquistato il pubblico internazionale, e si distinguono per le trame, per l’uso dello spazio e per le colonne sonore.
Hanno il potere di raccontare la storia, la cultura e la società turca in modo particolare, unico ed emozionante, e sicuramente molto diverso dalle serie tv americane alle quali siamo abituati.
Grazie alle vendite all’estero e a un pubblico globale, la Turchia è seconda soltanto agli Stati Uniti nella distribuzione televisiva mondiale: ha trovato una grossa audience in Russia, Cina, Corea e America Latina. Le dizi non hanno ancora sfondato nel mondo anglosassone, forse perché il pubblico negli Stati Uniti e in Gran Bretagna non ama i programmi sottotitolati.
Il governo turco si augura che, entro il 2023, le dizi porteranno al paese un miliardo di dollari grazie alle vendite dei diritti all’estero.
Le dizi sono epopee colossali: ogni episodio di solito dura due ore o più e questo anche perchè in Turchia la pubblicità televisiva costa poco, e il garante della tv pubblica impone che ogni venti minuti di trasmissione ci sia un’interruzione pubblicitaria di sette minuti.
Ogni dizi ha una colonna sonora originale, e può avere fino a cinquanta personaggi principali.
Di solito, le riprese sono effettuate in esterni nel cuore storico di Istanbul, usando gli studi di registrazione solo quando è necessario.
☪️ Tematiche e regole narrative tipiche delle serie tv turche
Le dizi che sono diventate colossi mondiali raccontano storie in cui i valori e i principi tradizionali si contrappongono alla corruzione emotiva e spirituale del mondo moderno.
Nonostante le dizi affrontino temi come l’abuso, lo stupro e i delitti d’onore, gli uomini turchi vengono rappresentati come se fossero più romantici di Romeo.
Le trame delle dizi raccontano di tutto, spaziando da stupri di gruppo ai complotti delle regine ottomane.
• Mai mettere una pistola in mano all’eroe.
• Il centro di ogni dramma è la famiglia.
• Un outsider compirà il percorso verso un ambiente socioeconomico che è l’esatto opposto di quello da cui proviene: per esempio, si trasferisce dalla campagna alla città.
• All’inizio l’eroe romantico ha il cuore spezzato e ha tragicamente chiuso con l’amore.
• Non c’è niente di meglio di un triangolo amoroso.
• I protagonisti maschili sono quasi esclusivamente uomini bellissimi (forse i turchi bellissi sono tutti attori i modelli).
• Grande importanza alle abitudini alimentari dei turchi: la colazione onnipresente, il tè a tutte le ore e il con la schiumetta.
• Le storie d’amore non sembrano mai arrivare ad un punto, le scene d’amore sono castissime e ce n’è una ogni 10/15 episodi (parliamo di serie da 70 episodi di 2 ore l’uno).
• Le storie si sviluppano con gli sguardi e le espressioni degli attori e solitamente abbiamo una love story principale e 3 o 4 secondarie.
• I turchi adorano l’Italia e gli italiani. Nella trama c’è spesso un personaggio italiano e spesso si dilettano a recitare nella nostra lingua.
• Nelle serie turche le protagoniste sono molto femminili, quasi sempre con capelli lunghissimi, legate a stretto filo alla famiglia di origine cui devono grande rispetto e innamoratissime di uomini ricchi e potenti mentre loro vengono spesso da un quartiere popolare.
• Ma si tratta anche di donne che studiano, lavorano, si muovono da sole di sera e spesso di notte, si impongono con le loro scelte anche sui famigliari più duri da convincere.
• La contrapposizione mondo tradizionale e mondo moderno è fortissima: dai quartieri allo stile di vita, alle professioni, all’abbigliamento, alle ambientazioni. Tutto è un contrasto fortissimo.
La nascita delle Dizi – le serie tv turche
Le Dizi sono nate in Turchia negli anni ’90, ma il loro grande successo è arrivato solo negli ultimi dieci anni. Molte delle prime Dizi si concentravano sul tema della famiglia e delle storie romantiche, ma successivamente le tematiche si sono evolute per includere anche la politica, la religione, la storia e la cultura turca, diventando così una rappresentazione della società turca contemporanea.
Le Dizi sono diventate popolari in Turchia grazie alla loro qualità e alla produzione che assomiglia sempre di più ai film.
Molte serie contengono elementi visivi ed estetici senza precedenti, come costumi bellissimi, location suggestive e magnifici effetti speciali. Inoltre, la recitazione è di altissimo livello, con attori che riescono a trasmettere emozioni intense agli spettatori.
L’ascesa delle dizi verso la conquista del mondo è iniziata nel 2006 con Binbir gece («Le mille e una notte»), primo vero successo globale: ovunque la serie sia stata venduta – in quasi ottanta paesi – ha ottenuto indici d’ascolto record. All’epoca, un’altra serie tv turca, Gümüș («Argento»), era già una hit in Medio Oriente.
Quando nel 2011 è stato trasmesso in Turchia per la prima volta, Il secolo magnifico ha conquistato un terzo degli spettatori televisivi del paese. La stampa straniera l’ha definito «il Sex and the city dell’era ottomana» e l’ha paragonato a un Game of Thrones basato su fatti realmente accaduti. Alla serie hanno lavorato diversi consulenti storici e una squadra di produzione di 130 persone, di cui ben 25 solo per i costumi.
In Medio Oriente Il secolo magnifico ha avuto un tale successo che il turismo arabo a Istanbul è cresciuto a livelli stellari.
Erdoğan era notoriamente contrario a Il secolo magnifico, perché lo trovava troppo osé e non abbastanza fedele alla vera storia ottomana.
Il suo governo ha revocato il permesso ai produttori di filmare nei siti storici come il palazzo di Topkapı, e la Turkish airlines l’ha ritirato dal sistema di intrattenimento a bordo per evitare le sue ire. Il secolo magnifico ha aperto la strada per le serie successive.
«Questo successo internazionale è soltanto un segno di come nuove forme di cultura di massa provenienti da Oriente – da Bollywood al K-pop – stiano sfidando il dominio della cultura pop americana nel Ventunesimo secolo.»
Il secolo magnifico fa parte di un trend cresciuto in parallelo al potere di Erdoğan e noto come «ottomania» che si manifesta sia nei tentativi propagandistici di recuperare la memoria storica dell’Impero ottomano, sia nella vita quotidiana (dai libri di ricette ottomane alla divisa delle hostess della Turkish airlines).
Le serie tv turche più famose
Ci sono molte Dizi famose in tutto il mondo, che hanno ottenuto un grande successo grazie alla loro trama coinvolgente e alla recitazione di alto livello. Ecco alcune delle serie tv turche più famose:
• Binbir Gece (Le mille e una notte) – Bellissimo adattamento moderno di un classico della letteratura. Racconta la storia di Onur (Halit Ergenç), un milionario diffidente che paga la sua splendida impiegata Sherezade (Bergüzar Korel) in cambio di rapporti sessuali con lei. Quello che non sa è che lo fa per ottenere i soldi di cui ha bisogno per far operare suo figlio Kaan (Efe Çinar), malato di leucemia. Quando Onur scopre la vera storia di Sherezade, cerca di conquistarla e diventa il suo protettore, innamorandosi perdutamente. La bella casa in cui Onur e Sherezade vivono insieme non è altro che lo Yalı di Ahmet Afif Pasha, una magnifica dimora situata nel quartiere Yeniköy, nella parte europea del Bosforo.
• Aşk-ı Memnu (Amore proibito)- Chi non ha sofferto vedendo la povera Bihter (Beren Saat) dibattersi tra l’odio nei confronti di sua madre Fatma (Nebahat Çehre), l’amore proibito che prova per il bel giovane Behlül (Kıvanç Tatlıtuğ) e la lealtà che sente di dovere a suo marito milionario Adnan? Questa serie ha infranto tutti i record di pubblico in America Latina e in Turchia, il parlamento turco ha addirittura fermato le sue funzioni per non far perdere la puntata finale ai parlamentari. La dimora in cui si sviluppa principalmente la trama si trova nel distretto di Sarıyer, nella parte europea di Istanbul.
• Ezel (Eternità) – Anche questa è stata una delle prime serie turche ad avere successo a livello internazionale. Racconta la storia di Ömer Uçar (Kenan İmirzalıoğlu) che al ritorno dal servizio militare viene tradito dalla fidanzata Eyşan (Cansu Dere). Ömer finisce in prigione accusato di rapina e omicidio e finge la sua morte per poter fuggire e tornare trasformato in Ezel, un giocatore di poker disposto a vendicarsi. È in pratica un adattamento del Conte di Montecristo di Dumas. La casa di Ezel si trova nel vecchio quartiere di Tarlabaşı ed è diventata quasi meta di pellegrinaggi.
• Diriliş: Ertuğrul (Resurrezione: Ertuğrul), si apre all’inizio dell’ascesa ottomana, con Ertuğrul Gazi, padre del sultano Osman I, il fondatore dell’impero. Lo slogan recita: «Il risveglio di una nazione», e per cinque stagioni gli spettatori hanno guardato Ertuğrul combattere contro crociati, mongoli, cristiani bizantini e tanti altri. Ha l’onore di essere il programma più popolare trasmesso dalla tv di stato. «Finché i leoni non cominceranno a scrivere le loro storie» ha detto Erdoğan di Ertuğrul «i cacciatori saranno sempre gli eroi.»
• Payitaht Abdülhamid, o The last emperor («L’ultimo imperatore») nel titolo inglese, si posiziona all’altra estremità temporale dell’ottomania: è incentrata sull’ultimo potente sultano, Abdul Hamid II. Andata in onda nel 2017, ha subito attirato un grosso pubblico: ogni venerdì, uno spettatore su dieci si sintonizzava sul canale per seguire il sultano che teneva a bada le ribellioni dei Giovani turchi (che alla fine l’avrebbero deposto) e i complotti delle potenze europee. Fan e detrattori della serie concordavano su un punto: il personaggio del sultano era incredibilmente simile a Erdoğan. I seguaci del presidente turco vedevano una simbiosi tra questi due capi fieri che non hanno paura di affrontare l’Occidente e sognano di mettere la Turchia al centro dell’unità panislamica. I suoi oppositori evidenziavano in entrambi i leader la dipendenza paranoica dai servizi segreti e una stretta oppressiva sul potere.
• Kurulus Osman è una serie tv turca che racconta la storia di Osman I, figlio di Ertugrul e fondatore dell’Impero Ottomano. La serie ha ottenuto un grande successo in Turchia e in tutto il mondo per la sua produzione cinematografica e la recitazione di altissimo livello.
• Magnificent Century (Muhteşem Yüzyıl) è una serie tv turca che racconta la storia dell’Impero Ottomano nel XVI secolo e la vita del sultano Solimano il Magnifico e della sua amata consorte, Hurrem Sultan. La serie ha ottenuto un grande successo in Turchia e in tutto il mondo per la sua accurata ricostruzione storica e la recitazione di altissimo livello.
• Fatmagül’ün suçu ne? (Qual è la colpa di Fatmagül?) si incentra sullo stupro di gruppo di una ragazza di nome Fatmagül e sulla sua lotta per ottenere giustizia. Ha avuto un enorme successo in Argentina, e in Spagna è stata trasmessa in prima serata raggiungendo quasi un milione di spettatori a puntata. La serie esplora il ruolo sociale della donna, che è soggetta a una miriade di problemi: dal matrimonio forzato ai rapporti di famiglia tesi fino al potere soffocante dei ricchi. Ma Fatmagül persevera. Studia e sconfigge ogni difficoltà mentre lotta per avere giustizia. E alla fine la ottiene, su tutti i fronti: giustizia civile attraverso i tribunali, giustizia divina tramite la punizione dei suoi stupratori, e ovviamente la giustizia del vero amore. Questo dramma è stato interamente girato nel quartiere di Üsküdar, sul lato asiatico, proprio all’ombra del Ponte sul Bosforo.
• Kara Para Aşk (Amore e denaro nero) – Serie drammatica di grandissimo successo, vincitrice di molti premi. Il destino dei due protagonisti Ömer (Engin Akyürek) poliziotto idealista ed Elif (Tuba Büyüküstün) designer di successo, si incrocia a seguito di un doppio omicidio, in cui perdono la vita la fidanzata di lui ed il padre di lei. Da quel momento la coppia agirà unita per cercare di scoprire i misteri che stanno dietro alla tragica scomparsa dei propri cari. La stupenda villa sul Bosforo dimora della coppia si trova a Bebek e nel corso degli anni è diventata meta di pellegrinaggio fra i fan di tutto il mondo.
• Kara Sevda (Amore nero) – Probabilmente la soap opera turca di maggior successo in tutto il mondo, ogni nuovo episodio trasmesso in Tv diventava trend su twitter a livello mondiale. Racconta la storia di Kemal (Burak Özçivit), un giovane studente della classe media, innamorato di Nihan (Neslihan Atagül), figlia di una famiglia benestante. Insieme superano gli ostacoli derivanti dalle differenze di classe fino a quando Kemal deve trasferirsi a Zonguldak per lavoro. La famiglia di Nihan costringe la giovane donna a sposare Emir, innamorato di lei fin dall’infanzia, ma non ricambiato. Nihan vive nello splendido e lussuoso quartiere costiero di Yeniköy, assolutamente da vedere se sei un fan della serie. Il quartiere si trova sulla costa europea dello stretto del Bosforo, tra i quartieri Istinye e Tarabya. Emir vive invece nel più modesto ma non meno affascinante quartiere di Kuzguncuk, situato sul lato asiatico del Bosforo. La particolarità di questo quartiere è che si trova in una valle che si apre sul Bosforo, isolata dalla parte principale della città. È un posto bellissimo, circondato da riserve naturali e pieno di storia.
• Kiralık Aşk (Amore in affitto) – Ömer (Barış Arduç), l’unico erede di una famiglia molto benestante, dovrà per forza sposarsi altrimenti non riceverà l’ingente eredità del nonno. Sua zia si attiva quindi per trovare una ragazza di cui farlo innamorare. Entra così in scena Defne (Elçin Sangu), che riceverà una bella somma se riuscirà a farsi sposare da Ömer ed avrà poi tempo massimo 6 mesi per lasciarlo. Ma i due si innamorano davvero. La casa di Defne si trova nel quartiere di Sarıyer mentre quella di Ömer si trova a Levent. Una parte della serie è stata anche girata in Italia, precisamente a Roma.
Il successo del dizi in Italia
L’Italia arriva sulle serie turche un po’ in ritardo rispetto ad altri Paesi. Prima di conoscere e imparare ad apprezzare le serie tv turche, nel nostro immaginario la Turchia era solo uno stato un po’ arcaico, con un presidente dittatoriale e in cui vige una concezione molto conservatrice della donna.
Poi è arrivato “Kiraz Mevsimi“ (Cherry Season), la prima serie turca trasmessa in Italia, con Ozge Gurel e Serkan Kayoglu, e abbiamo scoperto che Istanbul è una città modernissima e tecnologica, abbiamo ammirato la bellezza dei fondali e delle coste turche, abbiamo conosciuto piatti tipici della cucina turca, come il borek, i dolma e la baklava, e rivalutato la condizione femminile in Turchia.
Abbiamo persino iniziato ad ascoltare canzoni turche e a mangiare i semi di girasole.
Molte delle serie che hanno avuto un successo enorme al di fuori della Turchia, in realtà in patria sono poco conosciute, questo perché spesso vengono acquistate all’estero le produzioni che hanno un prezzo più basso.
Questo fu il caso ad esempio di “Kiraz Mevsimi” che pure ebbe un ottimo successo in Italia, ma che di fatto era totalmente sconosciuta in Turchia.
Nel 2019 Canale 5 ha deciso di trasmettere la serie “Dolunay“ (Bitter Sweet: ingredienti d’amore), anche questa praticamente sconosciuta in Turchia, tanto che è stata sospesa dopo la prima stagione. Nonostante questo, il successo di pubblico in Italia è stato clamoroso ed ha lanciato il protagonosta, Can Yaman, nell’universo televisivo italiano.
Attori come Can Yaman o Ozge Gurel o Serkan Kayoglu, si sono rivelati i migliori testimonial per la Turchia.
Quindi è stata la volta di “Erkenci Kuş” (Daydreamer – Le ali del sogno) su Canale 5 con due milioni di telespettatori.
Come tutte le soap che si rispettino, anche questa racconta una storia d’amore, ovviamente contrastata, tra Can Divit (Can Yaman) e Sanem Aydin (Demet Özdemir): l’amore romantico, gli intrighi e le passioni, le differenze sociali. L’uso di toni leggeri a sdrammatizzare le situazioni quando potrebbero diventare angoscianti, il fascino dell’esotico con molte riprese in esterno rispetto ad esempio alle telenovele sudamericane, la bellezza di città come Istanbul a metà strada tra Oriente e Occidente e di conseguenza il mix fra tradizione e modernità.
La serie è stata girata in gran parte negli studi cinematografici di Beykoz Kundura e nella zona di Tuzla, una cittadina all’estrema periferia orientale di Istanbul. Tutte le scene esterne più belle comunque hanno come sfondo le zone più belle di Istanbul e non sarà difficile riconoscere i luoghi passeggiando per il centro o lungo il Bosforo.
L’estate 2020, sempre su Canale 5, è andata in onda “Sen Çal Kapımı” (Love Is in the Air).
Commedia leggera con la bella e giovane Eda (Hande Erçel) che è una fioraia che ha il sogno di studiare all’estero, ma perde la borsa di studio per colpa del ricco ereditiero Serkan (Kerem Bürsin). Serkan propone a Eda di pagare i suoi studi all’estero se lei accetta di essere la sua ragazza per 2 mesi.
All’inizio le cose non sembrano andare bene ma poi cominciano a cambiare. La serie è ambientata prevalentemente nella parte europea del Bosforo, la villa di Serkan si trova a Tarabya.
Poi “Cesur ve Güzel”(Brave and Beautiful) con Kıvanç Tatlıtuğ e Tuba Büyüküstün incentrato sul desiderio di vendetta di Cesur e il suo amore per Sühan.
Dopo aver salvato la giovane dalla sua malvagia e invidiosa cognata Cahide, Cesur riesce ad accedere alla famiglia Korludağ, anche se ciò che dovrebbe essere un successo per il suo percorso di vendetta si trasforma in indecisione dati i sentimenti che prova per la bellissima Sühan. La serie non è stata girata a Istanbul, la proprietà della famiglia Korludağ si trova a Polonezköy, un piccolo paesino nella provincia di Istanbul, a circa 40 minuti di auto.
Quest’anno sono due le produzioni turche in onda: “Bir Zamanlar Cukurova” (Terra Amara) e “Kurt Seyit ve Şura” (La ragazza e l’ufficiale), sempre con Kıvanç Tatlıtuğ.
Prossimamente è stata annunciata un’altra produzione turca in programmazione quest’estate: “Doğduğun Ev Kaderindir” (La casa in cui sei nato è il tuo destino – La casa fatidica), che ha come protagonista Demet Özdemir, amatissima in Italia dopo il successo di Erkenci Kus.
Conosciuta fra le fan con il nome di DEK, è una serie drammatica, ispirata dal romanzo Camdakı Kız (la ragazza allo specchio) della scrittrice e psichiatra Gülseren Budayıcıoğlu e basata su una storia vera, che mette in luce la poliedricità dell’attrice turca, accompagnata dal tenebroso İbrahim Çelikkol, sicuramente l’attore più amato a livello internazionale insieme a Can Yaman.
La serie è ambientata in due differenti realtà, quella povera e molto pittoresca dei quartieri di Fener e Balat, quella lussuosa delle ville sul Bosforo di Beykoz.
L’indotto delle Dizi per l’economia turca
Le serie tv turche, le Dizi, non hanno solo un enorme impatto culturale, ma anche un forte impatto sull’economia turca.
L’indotto economico creato dalle Dizi è stato rilevante negli ultimi anni e ha influenzato positivamente molti settori dell’economia turca, dall’industria dell’intrattenimento alle attività turistiche e commerciali. In questo articolo, esploreremo l’indotto economico generato dalle Dizi e il loro impatto sull’economia turca.
Le serie tv turche sono diventate un prodotto di esportazione importante per la Turchia, con una diffusione internazionale sempre crescente, grazie al loro successo in paesi come Italia,
America latina, Medio oriente, Europa e Asia. In molti paesi esteri, le Dizi di successo sono state doppiate o sottotitolate in lingua locale, creando un’audience globale per questi programmi.
Questo ha portato anche alla creazione di un vasto mercato di merchandising collegato alle Dizi, tra cui abbigliamento, scarpe e accessori che riprendono lo stile dei protagonisti delle serie. Inoltre, le attrazioni turistiche presenti nelle Dizi, come gli hammam, le moschee, e le fortezze, hanno attirato un grande numero di turisti stranieri in Turchia.
Un altro settore che ha avuto un impatto significativo nell’economia turca è l’industria della pubblicità.
Le Dizi sono diventate uno degli spazi pubblicitari principali in Turchia, con un aumento delle entrate pubblicitarie per le emittenti che trasmettono le serie.
Grazie al successo delle Dizi, molti produttori di beni di consumo hanno deciso di sponsorizzare le serie tv, aumentando di conseguenza la loro visibilità e le entrate per le imprese produttrici.
Inoltre, le serie tv turche hanno a loro volta creato nuovi posti di lavoro nell’industria dell’intrattenimento.
La produzione di ogni singola Dizi può richiedere decine di squadre di produzione, tra cui scenografi, costumisti, truccatori, parrucchieri e operatori di ripresa.
L’indotto creato dalle serie tv turche ha stimolato la crescita dell’industria dell’intrattenimento in Turchia, facendo aumentare il numero di professionisti del settore.
Per non parlare del settore parallelo dei sottotitoli. Per esempio le serie turche non esistono o quasi in italiano e quindi, per gli appassionati, è necessario ricorrere alle versioni sottotitolate. Su facebook e telegram si trovano tantissimi gruppi di fan di molte serie turche che caricano online le puntate con i sottotitoli in italiano.
Il cinema turco
Attualmente il cinema turco conta poche decine di film prodotti ogni anno. Rispetto alla crisi seguita al colpo di stato del 1980, il quadro è migliorato, ma i numeri complessivi non consentono di parlare di un’industria, come invece accade nel caso della tv.
In precedenza, tra l’inizio degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta, il paese aveva vissuto un’epoca d’oro in cui le produzioni annue erano oltre trecento. L’epicentro della Hollywood del Bosforo era Yeşilçam, una strada commerciale di Istanbul, nel distretto di Beyoğlu.
Qui erano concentrati molti dei cinema cittadini (l’ultimo, l’Emek sineması, è stato demolito nel 2013), nonché la maggior parte delle case di produzione.
Con una media di tremila spettatori a proiezione, il cinema turco è stato un fenomeno di massa, culturale e di costume. Scandiva le giornate ed era determinato dai gusti del pubblico, in particolare femminile.
La domanda era tale che si lavorava al ritmo di un film alla settimana, nonostante la carenza di pellicola, la povertà di mezzi e perfino la mancanza di idee. Ecco perché, senza una legge sul copyright, era più facile copiare le hit americane: Dünyayı kurtaran adam (Guerre stellari), Badi (E.T. – L’extraterrestre), Kara şimşek (Rocky), Vahsi kan (Rambo).
Il genere più apprezzato? Il dramma romantico, anche se nel 1979 si parla di sex boom (seks furyası): su 193 film prodotti, 131 erano erotici. Poi, dopo il golpe, la produzione si interruppe per tre anni e molte pellicole finirono al macero. È solo grazie al mercato home video e alla comunità di espatriati turchi in Germania se sono sopravvissuti.
Il marketing turistico delle dizi turche
Le serie tv turche, le Dizi, hanno un forte impatto sul marketing turistico in Turchia, attirando un grande numero di turisti stranieri che vorrebbero visitare i luoghi rappresentati nelle serie tv.
Inoltre, molte delle Dizi turche hanno acquisito un enorme seguito in paesi come il Medio Oriente, l’Europa e la Federazione Russa, allargando la base di utenza attraverso il marketing all’estero.
Ciò ha contribuito a creare un’immagine positiva della Turchia sul mercato turistico internazionale, con una grande domanda di vacanze in Turchia, che non solo offrono ai turisti la possibilità di godere delle bellezze del paese, ma anche di incontrare gli attori delle Dizi di successo.
Molte agenzie di viaggio hanno iniziato a promuovere tour organizzati specifici per i visitatori che desiderano vedere i luoghi delle Dizi turche più famose, che diventano il punto focale della prenotazione.
Notizie e curiosità sul dietro le quinte delle serie devono essere considerati un ulteriore strumento di coinvolgimento dei turisti sul luogo e incentivare la compartecipazione della comunità con i prodotti turistici del paese.
Le serie tv turche, le Dizi, sono famose per le loro ambientazioni mozzafiato, spesso con sfondi storici e naturali che trasmettono un senso di meraviglia e bellezza.
Istanbul
La città di Istanbul è una delle principali ambientazioni delle Dizi turche, grazie alla sua posizione strategica a cavallo tra l’Asia e l’Europa e alla sua lunga storia come centro della cultura e della civiltà turca. Molti dei luoghi più famosi di Istanbul sono stati utilizzati come scenario per la creazione di diverse ambientazioni. Ad esempio, la serie “Magnificent Century” ha utilizzato diverse attrazioni popolari come il Palazzo di Topkapi, la Moschea di Solimano e il Corno d’Oro.
La Cappadocia
La Cappadocia è una regione situata in Anatolia centrale ed è uno dei luoghi più suggestivi e spettacolari di tutta la Turchia. Questa regione è conosciuta per le sue formazioni rocciose uniche al mondo, le “Ciminiere delle fate”, le case scavate nella roccia, i villaggi e i campi di balle di fieno. La Cappadocia è stata utilizzata come location in molte Dizi, tra cui “Kurulus Osman” e “Diriliş: Ertugrul”.
Bursa
Bursa è una città situata nella parte occidentale della Turchia ed è una destinazione turistica popolare grazie alle sue bellezze naturali e ai suoi monumenti storici. Bursa è stata protagonista della serie “Karadayı”, che ha utilizzato la città come scenario per molte delle sue scene.
Alanya
Alanya è una località turistica situata sulla costa mediterranea della Turchia ed è famosa per le sue spiagge bianche, il mare cristallino e le scogliere rocciose. Alanya è stata utilizzata come location per molte Dizi, tra cui “Muhteşem Yüzyıl: Kösem” e “Paramparça”.
Iskenderun
Iskenderun è una città costiera situata nel sud della Turchia ed è conosciuta per la sua storia e la sua posizione strategica tra il Mediterraneo e il Mar Nero. Questa città è stata utilizzata come location per la serie “Kara Para Aşk” e ha reso famoso il vicino villaggio di Vakıflı, il primo villaggio cristiano armeno del paese.
Kismet: il documentario sulle Soap turche.
Se siete interessati all’argomento, ai vari retroscena sulle soap opera turche e sulle loro influenze socio-culturali, vi consiglio la visione del documentario Kismet: How Turkish Soap Operas Changed the World (Kismet: Come le soap opera turche cambiano il mondo, in italiano Kismet, donne alla riscossa. Kismet é il titolo di una delle soap turche più famose) diretto da Maria Paschalidou del 2014.
Alcuni dati sono tratti dal libro New kings of the world: dispatches from Bollywood, dizi and K-pop, pubblicato negli Stati Uniti da Columbia global reports.