IPCC, 58ma sessione; Photo by IISD/ENB | Anastasia Rodopoulou

IPCC: urgente azione climatica per un futuro vivibile per tutti

Scienza e ambiente

Ieri è stato presentato l’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), quello di sintesi per i decisori politici. Le opzioni per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti climatici causati dall’uomo sono molteplici, fattibili ed efficaci, e sono disponibili ora, affermano gli scienziati. “Questo Rapporto di sintesi sottolinea l’urgenza di intraprendere azioni più ambiziose e dimostra che, se agiamo ora, possiamo ancora garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti”, ha dichiarato il presidente IPCC Hoesung Lee.

IPCC Chair Hoesung Lee - IPCC58 - 19Mar2023 - Photo
IPCC Chair Hoesung Lee – IPCC58; Photo by IISD/ENB | Anastasia Rodopoulou

Nel 2018, l’IPCC ha evidenziato la portata senza precedenti della sfida necessaria a contenere il riscaldamento entro 1,5°C. Cinque anni dopo, questa sfida è diventata ancora più grande a causa del continuo aumento delle emissioni di gas serra.

 

 

Il ritmo e la portata di ciò che è stato fatto finora, e i piani attuali, sono insufficienti per affrontare il cambiamento climatico.

Aumento a 1.1°C

Più di un secolo di utilizzo di combustibili fossili e di uso iniquo e non sostenibile dell’energia e del suolo – si legge nel comunicato di IPCC – ha portato a un riscaldamento globale di 1,1°C rispetto ai livelli preindustriali. Da questa situazione sono scaturiti eventi meteorologici estremi più frequenti e più intensi che hanno causato impatti sempre più pericolosi sulla natura e sulle persone in ogni regione del mondo.

Ogni aumento del riscaldamento – prosegue ancora IPCC – comporta una rapida escalation di questi fenomeni. Ondate di calore più intense, precipitazioni più violente e altri fenomeni meteorologici estremi aumentano ulteriormente i rischi per la salute umana e gli ecosistemi. In ogni regione, le persone muoiono a causa di estremi di calore. L’insicurezza alimentare e idrica legata al clima è destinata ad aumentare con l’aumento del riscaldamento. Quando i rischi si combinano con altri eventi avversi, come pandemie o conflitti, diventano ancora più difficili da gestire.

Il capitale globale è sufficiente per ridurre rapidamente le emissioni di gas serra se si riducono le barriere esistenti. Per IPCC, aumentare i finanziamenti agli investimenti per il clima è importante per raggiungere gli obiettivi climatici globali. I governi, attraverso finanziamenti pubblici e segnali chiari agli investitori, sono fondamentali per ridurre queste barriere. Anche gli investitori, le banche centrali e le autorità di regolamentazione finanziaria possono fare la loro parte.

Lucia Perugini, CMCCGravità, urgenza, speranza

I messaggi che questo ciclo ha portato alla nostra attenzione sono estremamente preoccupanti” – afferma Lucia Perugini, ricercatrice CMCC e supporto scientifico alla delegazione del governo italiano nei negoziati sul clima – “seppur forniscono soluzioni promettenti che però devono essere attuate rapidamente. Se si considera il ritardo della finalizzazione del rapporto, siamo già 4 anni in ritardo rispetto ai messaggi che sono contenuti in questa sintesi che fotografa una situazione datata al 2019 (la data ultima delle pubblicazioni scientifiche analizzate nella redazione del lavoro). I messaggi sono riassumibili in tre parole: gravità, urgenza e speranza.”

Gravità:

“Emerge dal rapporto l’importanza di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, e questo sarà cruciale per molte popolazioni ed ecosistemi come le piccole isole e per le regioni dipendenti dallo scioglimento dei ghiacciai e della neve. Al di sopra di questo livello, molti ecosistemi e popolazioni non potranno più essere in grado di adattarsi ai cambiamenti.”

Urgenza

“A livello globale dobbiamo correggere le nostre traiettorie emissive e raggiungere il picco delle nostre emissioni entro il 2025, per evitare un overshoot (un aumento temporaneo delle temperature oltre 1,5°C). Maggiori saranno l’entità e la durata di questo overshoot, più gli ecosistemi e le società saranno esposti a impatti e rischi maggiori e più diffusi. Gli impegni presi nell’ambito dell’Accordo di Parigi non sono abbastanza ambiziosi e le politiche attuali spesso non prendono in considerazione il percorso delineato in tali impegni. Siamo sulla strada che porta a un aumento della temperatura media globale che può raggiungere i 3,5°C, e questo rappresenta una minaccia per l’umanità nel suo complesso.”

Speranza

“Il rapporto dell’IPCC presenta un’ampia varietà di soluzioni all’interno di settori specifici e anche a livello intersettoriale, con sinergie e co-benefici promettenti: la transizione dai combustibili fossili alle rinnovabili ridurrebbe l’inquinamento atmosferico riducendo al contempo le emissioni di gas serra. La gestione sostenibile delle foreste e dell’agricoltura, la protezione delle foreste, sono attività che possono assorbire anidride carbonica e apportare molti servizi ecosistemici che migliorerebbero le condizioni di vita di molte popolazioni. Tutte le opzioni devono essere attuate al massimo della loro capacità. Spesso assistiamo ai dibattiti che prendono in considerazione, come alternative, le possibilità di assorbimento delle emissioni (tramite rimboschimenti o tecnologie CCS – Carbon Capture and Storage) o la loro riduzione, oppure che creano una competizione tra una fonte di energia rinnovabile e l’altra. Ma la scienza è chiara: dobbiamo sfruttare tutte le opzioni a disposizione e dobbiamo farlo ora.” conclude Perugini.

Abbiamo gli strumenti, ora dobbiamo farli funzionare

Elena Verdolini, CMCC

Per Elena Verdolini, senior scientist CMCC e autrice IPCC AR6 WG3, “non siamo in linea con gli obiettivi definiti dall’Accordo di Parigi, ma le evidenze scientifiche dimostrano che già oggi abbiamo a disposizione tecnologie e soluzioni per raggiungere quanto concordato nell’accordo firmato nella capitale francese. Sappiamo che alcuni paesi sono in linea con una traiettoria di riduzione delle emissioni e che politiche climatiche ambiziose possono avere successo. Abbiamo gli strumenti per affrontare i cambiamenti climatici, ridurre la concentrazione di gas serra in atmosfera.”

La finestra delle opportunità sta per chiudersi e i rischi aumentano

“Se è vero che abbiamo molte tecnologie e soluzioni a disposizione”, prosegue Verdolini, “è altrettanto vero che le concentrazioni di gas serra che abbiamo raggiunto sono tali per cui la finestra di opportunità sta per chiudersi. Pochissimi, tra gli scenari di mitigazione del rapporto, riescono a mantenere l’innalzamento della temperatura media globale sotto il grado e mezzo senza aver bisogno di fondarsi sull’utilizzo di tecnologie a emissioni negative, che al momento non sono disponibili su scala commerciale. Se esiteremo, perderemo anche la possibilità di rimanere sotto i due gradi. D’altro canto, il rapporto presenta solida evidenza scientifica che dimostra che da ora in avanti, più aumenterà la temperatura media globale, più aumenteranno i rischi e gli impatti.”

La mitigazione dei cambiamenti climatici ha una dimensione regionale

L’Europa – aggiunge l’autrice IPCC -rappresenta una frontiera avanzata della legislazione sulle politiche climatiche. L’evidenza valutata nel rapporto mette bene in chiaro che si tratta di una scommessa che può ancora essere vinta. È una sfida che ha anche una dimensione locale, e per questo motivo gli scenari che prendono in considerazione la cornice globale o nazionale devono essere calati nelle realtà regionali, o sui singoli settori. In questo contesto, i governi locali e regionali, le imprese e i singoli giocano un ruolo fondamentale. In questo momento, l’Italia ha di fronte una grande opportunità, una ingente quantità di fondi che possono contribuire a definire in maniera netta e concreta la traiettoria del Paese verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.”

Fonte: IPCC, CMCC, IPCC Italia

Alcuni dei precedenti articoli sul sesto rapporto dell’IPCC:

Clima, VI rapporto IPCC: i principali messaggi / 1

Clima, VI rapporto IPCC: i principali messaggi / 2 – Possibili futuri climatici

Clima, VI rapporto IPCC: i principali messaggi / 3 – Valutazione del rischio e adattamento a livello regionale

Clima, VI rapporto IPCC: i principali messaggi / 4 – Limitare i cambiamenti futuri

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