Cose che (Capo)vanno
Il Capodanno è solo una convenzione arbitraria, eppure, ogni anno, lo sentiamo come un passaggio tra il tempo che se ne è andato e il tempo che deve venire.
D’improvviso siamo sommersi da tutte quelle energie vitali che si scatenano ovunque e ci lasciamo coinvolgere dal vezzo di fare bilanci e progetti.
Fatto sta che di solito, in questo periodo, mi giunge una riflessione su ciò che è stato e ciò che mi piacerebbe arrivasse.
Ne approfitto per osservare il dipanarsi degli eventi lungo gli anni e cercare il filo, cogliere il perché...
E, puntualmente, scopro che tutto ciò che è accaduto era ciò che "veramente" volevo, senza averlo sognato, senza averlo preteso, senza averlo progettato…semplicemente lasciando che accadesse.
Non mi resta, allora, che ringraziare per quello che ho ricevuto e, per il tempo a venire, lasciare che la vita continui a riempirmi di sorpresa, nel bene e nel male;
accettarla così come si presenta, evitando ipotesi, un po' come si fa con il pagliaccio di una scatola a molla, che inizialmente spaventa, ma poi, a ripensarci, fa sorridere.
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