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Clubhouse, la Francia avvia un’indagine sulla privacy

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Clubhouse:  i francesi hanno inviato domande ad Alpha Exploration, la società madre, per valutare se l’app fosse conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE. Poiché Clubhouse non ha un ufficio europeo in un altro paese, il regolatore francese ha affermato di avere giurisdizione sul caso, ma ha aggiunto che le autorità “competenti” all’interno dell’UE stavano cooperando sulla questione senza ulteriori dettagli.

L’Authority francese ha affermato di aver ricevuto un reclamo sull’app e ha aggiunto che circolava una petizione con 10.000 firme che presumeva potenziali violazioni della privacy da parte di Clubhouse.

A febbraio, lo Stanford Internet Observatory ha pubblicato un rapporto sulla protezione dei dati su Clubhouse, in cui i ricercatori affermavano che gli ID degli utenti venivano trasmessi in chiaro ai server di una società partner in Cina, a cui il governo cinese potrebbe essere in grado di accedere.

Da allora, l’app ha affermato di aver implementato modifiche per aggiungere ulteriore crittografia e blocchi per correggere il difetto. Clubhouse, che non ha risposto immediatamente al commento, ha già affermato di essere

“profondamente impegnato nella protezione dei dati e nella privacy degli utenti”.

L’indagine arriva in un momento in cui le Authorities di regolamentazione a Bruxelles hanno espresso preoccupazione per l’attuazione del GDPR quasi tre anni dopo l’approvazione della legge. Hanno anche seguito le richieste di un importante eurodeputato di rivedere la legislazione e adattarla all’era digitale alla luce della pandemia e del numero crescente di persone che lavorano da remoto e fanno sempre più affidamento sulla tecnologia.

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