Su Giove un'ondata di calore di 700 gradi
Ondate di calore anche su Giove. Ne è stata registrata una molto estesa nell’atmosfera superiore del pianeta dagli scienziati dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa.
Hanno mostrato i risultati la scorsa settimana, nel corso dello Europlanet Science Congress a Granada. La notizia è il risultato della prima mappa dettagliata dell’atmosfera superiore di Giove, la prima in grado di identificare tutte le fonti di calore. Oltre al Sole, che a causa della distanza e dell’orbita fornisce al pianeta appena il 4 per cento dell’energia irradiata e riuscirebbe a scaldare l’atmosfera solo fino a circa 70 gradi sottozero, una fonte termica significativa sarebbero le aurore.
Le aurore di Giove
Secondo quanto mostrato sulla mappa, infatti, l’ondata di calore rilevata sarebbe proprio una sorta di falce circumpolare nell’emisfero nord, vicina ai luoghi in cui si osserva l’aurora. Il meccanismo sarebbe tutt’altro che trascurabile: la differenza di temperatura nella regione supererebbe di 700 gradi quanto atteso dai modelli. Anche le dimensioni sono impressionanti: 130 mila chilometri, circa 10 diametri terrestri, in movimento verso l’equatore a migliaia di chilometri all’ora.
L’origine delle aurore su Giove è simile a quella terrestre. Si tratta dell’interazione delle particelle cariche del vento solare con il campo magnetico del pianeta e con gli atomi che compongono la sua atmosfera. Nel caso di Giove si tratta di un fenomeno permanente, in grado di fornire calore costante al resto del pianeta. L’ondata di calore, però, secondo le ipotesi sarebbe stata innescata da un eccesso di energia eccezionale. Un potente impulso di plasma di vento solare avrebbe impattato il campo magnetico di Giove, aumentando il riscaldamento dell'aurora e costringendo i gas caldi a espandersi e a riversarsi verso l'equatore.
Fonte: Media Inaf
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