Grenoble capitale verde d'Europa 2022
Cosa significa essere la capitale verde europea
Tre cittadini dell’Unione europea su quattro vivono in città; una percentuale che è destinata ad aumentare ancora in futuro. Le amministrazioni hanno una responsabilità fondamentale, quello di guidare una trasformazione verde, sana e sostenibile. A partire da questa considerazione, nel 2008 la Commissione europea ha lanciato il premio della capitale verde d’Europa, dedicato ai centri con più di 100mila abitanti, che ogni anno vengono valutati sulla base di 12 indicatori. Al vincitore spetta un premio in denaro da 600mila euro da reinvestire in progetti virtuosi. Nel 2015 le si è affiancato anche l’European Green Leaf Award per le aree urbane più piccole che contano al massimo 100mila abitanti.
Gli indicatori utilizzati per scegliere la capitale verde d’Europa
La giuria ha in particolare verificato le politiche adottate in materia di miglioramento della qualità dell’aria, delle risorse idriche, di gestione dei rifiuti, di mobilità, di governance, di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, di tutela della biodiversità e di capacità di assicurare una crescita economica sostenibile.
Grenoble, capitale verde 2022
Grenoble sarà la capitale verde d’Europa per il 2022. Giunta in finale con Digione, Tallinn e Torino, la città francese situata nella regione Alvernia-Rodano-Alpi, è stata scelta dagli esperti della Commissione europea che hanno preso in considerazione dodici indicatori: in cinque casi Grenoble era risultata al primo posto e in sei al secondo posto.
Nel corso degli anni, la città ha avviato una serie di riforme al contempo concrete e simboliche: a cominciare dall’imposizione del limite di velocità di 30 chilometri orari in tutta la città (salvo pochi grandi assi ancora a 50). “Ciò che cambia – ha sottolineato Piolle – non è tanto la velocità media: a Grenoble si circolava a 18,9 all’ora, calcolando le soste e il traffico, e con i nuovi limiti si scende a 17,3. A cambiare davvero è l’approccio al centro urbano. Il modo di fare attenzione agli altri, soprattutto ai pedoni e a chi usa la bicicletta”.
Sono stati inoltre eliminati i cartelloni pubblicitari e piantati al loro posto alberi (15mila in tutto, nel 2020), creati 40 chilometri di “autostrade ciclabili” sul territorio urbano, parte del bilancio municipale è stato destinato a progetti “dal basso”, promossi e votati ogni anno dalla popolazione. La città si è impegnata poi in un programma per ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030, basato su 17 linee guida, 48 azioni e più di 160 misure da adottare. Si prevede così di raggiungere il 100 per cento di energia prodotta da fonti rinnovabili.
7.500 bici a disposizione dei cittadini, cibo bio nelle mense, hotel per api
A Grenoble, poi, per i ciclisti sono a disposizione 7.500 bici (affittabili a 10 centesimi l’ora), ovvero circa un terzo dell’intera flotta offerta a Parigi (ma la popolazione è venti volte inferiore a quella della capitale). Chi si abbona per un anno al vélo comunale ha diritto anche allo sconto sulla rete di tram, alla revisione gratuita del mezzo, e a “parcheggiare” in uno dei 350 box sparsi nella città. Minicar elettriche e car sharing completano l’offerta per una mobilità “dolce”.
Fonte: Lifegate
Articoli Correlati