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Pnrr, gli obiettivi da raggiungere entro giugno: da rinnovabili a riforma della P.A.

Entro giugno 2022 l’Italia deve conseguire 45 obiettivi del PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza per ottenere da Bruxelles la seconda tranche dei finanziamenti, da 24,1 miliardi di euro. Vediamo quali sono.

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Il Consiglio dei ministri, mercoledì 2 febbario, ha fatto una ricognizione dello stato di avanzamento di progetti, riforme e investimenti. “Il Consiglio ha valutato positivamente lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme di competenza dei ministeri coinvolti, considerando che, nell’ambito delle procedure di attuazione del Pnrr, al 31 gennaio 2022 le amministrazioni titolari di interventi hanno emanato 113 bandi e avvisi per un importo complessivo pari a circa 27,86 miliardi di euro. Ad oggi risultano aperti 48 bandi per un ammontare di risorse da assegnare pari a 23,17 miliardi”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Dei 45 obiettivi, di cui 30 investimenti e 15 riforme, “previsti entro giugno 2022, tre risultano già conseguiti”, fa sapere la Presidenza del Consiglio.

Il ruolo del ministero della Transizione ecologica

Gran parte del lavoro riguarderà il ministero della Transizione ecologica, che dovrà realizzare entro il 30 giugno 2022 undici differenti obiettivi, che si inseriscono all’interno della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Pnrr e riguarderanno l’energia rinnovabile, l’idrogeno, la rete e la mobilità sostenibile, la tutela del territorio e della risorsa idrica.

Il ministero, guidato da Roberto Cingolani, dovrà avviare lo sviluppo dei servizi digitali e accelerare il processo di semplificazione amministrativa per i parchi e le aree marine protette (investimenti previsti per 100 milioni). Per l’investimento “Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali”, da 30 milioni, dovrà invece essere realizzata la piattaforma web. Il ministero poi dovrà assegnare i contratti di ricerca e sviluppo relativi a progetti di ricerca sull’idrogeno (160 milioni), mentre altri 450 milioni sono stati assegnati alla produzione di elettrolizzatori.

Sul fronte delle riforme uno dei principali obiettivi è la semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico. Entro giugno inoltre dovranno entrare in vigore il decreto per l’adozione della strategia nazionale per l’economia circolare e quello per il programma nazionale per la gestione dei rifiuti.

Il ministero dovrà poi approvare l’accordo per lo sviluppo del piano d’azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali e una serie di misure per rendere più competitivo l’idrogeno. Sempre entro giugno 2022 dovrà essere semplificato il quadro giuridico per la gestione dei rischi idrologici (provvedimenti già adottati all’interno della legge di bilancio 2022) e avviato un nuovo quadro giuridico relativo alle misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati.

Ministero delle Salute

Il ministero della Salute dovrà centrare 6 diversi target, 5 dei quali tramite l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Entro giugno dovrà entrare in vigore il decreto che prevede la riforma dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria. Inoltre dovrà essere approvato il contratto per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, quello per sviluppare la telemedicina e quello per l’assistenza sanitaria intermedia.

Cultura e istruzione

Per quel che riguarda il ministero della Cultura la sfida sarà sbloccare gli investimenti per rafforzare l’attrattività dei borghi, valorizzare parchi e giardini storici e migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei. Anche il ministero dell’Istruzione ha davanti a sé importanti traguardi, dalla riforma del reclutamento dei docenti al piano Scuola 4.0, per portare la transizione digitale negli edifici scolastici. Il ministero dell’Università e della Ricerca invece deve lavorare ai decreti per semplificare ricerca e sviluppo.

La banda larga

Il ministero dell’Innovazione e della Transizione digitale ha un solo obiettivo, fondamentale per vincere la sfida del digitale: aggiudicare le gare per la banda larga. I bandi da lanciare sono 5: quelli per Italia1Giga, Scuola e Sanità digitale sono già in corso, quello per le Isole minori è stato riscritto e uscirà nelle prossime settimane così come il bando per il 5G.

Lavoro ed economia

Anche il ministero dello Sviluppo economico deve lavorare su 6 obiettivi. In particolare dovrà assegnare 750 milioni di euro per sostenere progetti per sviluppare le filiere industriali strategiche (come alimentare, design, moda, automotive). Un miliardo andrà allo sviluppo di fotovoltaico, eolico e delle batterie. Altri 250 milioni di euro a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica, e altri 300 milioni a start up innovative. Infine, 1,5 miliardi andranno ai grandi progetti di comune interesse europeo (Ipcei).

Per quel che riguarda PNRR e lavoro, entro giugno dovrebbe entrare in vigore un decreto che aiuterà a combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Mentre il ministero dell’Interno deve aggiudicare gli appalti pubblici per progetti di rigenerazione urbana, per ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale.

Infine il ministero dell’Economia e quello della Pubblica amministrazione dovranno lavorare ad alcune riforme strategiche: quella della spending review e delle procedure di contrasto ad evasione ed elusione fiscale e quella del pubblico impiego.

Fonte: Euractiv

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