Banca Mondiale, allarme recessione globale

Malpass, recessione

Il Presidente della Banca Mondiale David Malpass ha lanciato l’allarme sull'imminente recessione dell’economia globale.

“Se guardiamo all’indicatore del Prodotto interno lordo globale è difficile in questo momento vedere come evitare una recessione”, ha affermato Malpass, indicando una serie di fattori che stanno contribuendo alla flessione dell’economia. "L'idea del raddoppio dei prezzi dell'energia è sufficiente per innescare una recessione di per sé", secondo il Presidente della Banca Mondiale, ma questo è solo uno dei fattori, a cui si sommano l’aumento generalizzato dei prezzi dei generi alimentari e dei fertilizzanti in gran parte del mondo. Quest’ultimo aumento è particolarmente grave nei Paesi meno solidi dal punto di vista finanziario e in quelli in via di sviluppo, più esposti alle fluttuazioni del mercato, in particolare dopo la crisi delle forniture innescata dalla guerra in Ucraina.

La politica cinese Zero Covid

Un altro elemento destabilizzante sono le ripercussioni economiche in Cina della politica Zero Covid per contenere la variante omicron, che sta dimezzando i tassi di produzione industriale e di consumo interno, oltre a bloccare città fondamentali per la rete di approvvigionamento globale, come Shanghai e il suo porto. Tornando al fattore energetico, Malpass ha sottolineato la fragilità dell’economia europea, ancora troppo legata alle forniture energetiche russe, difficilmente sostituibili nel breve periodo. In particolare è preoccupante il vincolo della Germania, prima economia europea e quarta mondiale che importa oltre il 50% del gas che utilizza da giacimenti russi. In previsione della recessione, la Banca mondiale ha già tagliato di un punto percentuale la crescita stimata del Pil globale per il 2022, che ora è stata fissata al 3,2%.

Fonte: BBC, The Vision

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