Nel promemoria dell’Onu “Responsabilità condivisa di prenderci cura del nostro pianeta”, si stima che la popolazione mondiale attuale sia arrivata a 8 miliardi di persone. Un numero enorme considerando che “solo” 70 anni fa (1950), eravamo 2,5 miliardi. “Una crescita senza precedenti“.
Sanità, nutrizione, igiene e medicina
Le cause sono da ritrovarsi – così le Nazioni Unite – in un “graduale aumento dell’aspettativa di vita, grazie ai progressi della sanità pubblica, nutrizione, igiene personale e medicina”.
Ma questa crescita demografica pone delle “sfide formidabili” ai paesi più poveri, dove “si concentra la maggior parte della popolazione”.
Da 7 ad 8 miliardi in 12 anni
Se “fino al 1800 il mondo contava meno di un miliardo di abitanti, sono bastati 12 anni per passare da 7 a 8 miliardi“. Ora però si prefigura un rallentamento, perchè per arrivare a 9 miliardi di abitanti del pianeta, bisognerà attendere il 2037.
A inizio della Cop27, la Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul clima che si sta tenendo dalla scorsa settimana a Sharm El-Sheikh, il segretario generale, António Guterres, aveva annunciato che durante la conferenza, da qualche parte nel mondo sarebbe nata la bambina o il bambino “8 miliardi”, eletto a simbolo di questo vertice. E, nelle parole del giornalista di Domani Ferdinando Cotugno, “non sappiamo come si chiamerà, questa persona, dove verrà al mondo, ma prima della fine di COP27 un bambino o una bambina ci faranno superare quota otto miliardi di esseri umani. È per le sue future domande sul mondo in cui si troverà a vivere che esistono COP27 e tutto il processo negoziale”.
