CinemAmbiente, visioni alternative del futuro
In venticinque anni di storia, CinemAmbiente ha cambiato pelle diventando sempre meno un festival di denuncia e sempre più una manifestazione capace di proporre soluzioni alle crisi ambientali, sociali, economiche e politiche che il nostro Pianeta sta attraversando. Nei cinque lustri di direzione di Gaetano Capizzi, il festival torinese, tenutosi nello scorso giugno, ha approcciato le tematiche ambientali con uno sguardo capace di mettere insieme le discipline scientifiche e quelle umanistiche.
Solutions di Pernille Rose Grønkjær, Two Minutes to Midnight di Yael Bartana e Going Circular di Richard Dale e Nigel Walk sono i film che, nell’ultima edizione di CinemAmbiente, sono stati maggiormente aderenti alla mission non dichiarata della manifestazione, quella di creare consapevolezza e proporre soluzioni attraverso un approccio interdisciplinare alla realtà.
Fattore comune
Minimo comun denominatore di questi tre film è una consapevolezza che l’epoca della policrisi sta diffondendo nelle avanguardie del pensiero: quella dell’anacronismo di ogni separazione fra scienze naturali e scienze umane. Solo uno sguardo olistico e interdisciplinare può portare alla formulazione di nuovi paradigmi in grado di portare la nostra società fuori dalle secche del presente.
Fonte: Singola
Il Festival
Il Festival è stato articolato in due sezioni competitive – Concorso internazionale Documentari e Concorso internazionale Cortometraggi – che si sono affiancate alle sezioni non competitive Made in Italy, Panorama e CinemAmbiente VR. A completare il cartellone, focus cinematografici su temi specifici, presentazioni, incontri, convegni ed eventi speciali.
Premio speciale Movies Save the Planet, istituito dal Festival per un artista che abbia saputo declinare nella sua opera il tema dell’ambiente e della natura assegnato a: Yann Arthus-Bertrand.
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