Chi ha spostato il mio formaggio?
Questo è un periodo di grande cambiamento, anzi è il momento del cambiamento. Tra le tante letture consiglio un piccolo libricino che mi è stato consigliato anni fa. Si tratta di una lettura che invita, in modo leggero e spiritoso, a relazionarsi alla vita con stile innovativo, evitando di farsi eccessivamente condizionare dalle abitudini e dalla quotidianità.
Chi ha spostato il mio formaggio? Racconta di due topolini, Nasofino e Trottolino, e di due gnomi, Tentenna e Ridolino, che vivono in un imprecisato Labirinto. È una storiella breve ma ricca di significato, il topolino è nel suo labirinto in cerca dei suoi desideri ma all’improvviso qualcuno sposta qualcosa che gli fa perdere i riferimenti “fissi”.
Quindi è importante domandarsi se ci si identifica di più con Nasofino o Ridolino, Trottolino o Tentenna, per verificare se ciò che abbiamo ora corrisponde veramente al Formaggio che vogliamo. Alcune regole che Ridolino scrive su muri del Labirinto sono:
- se noterai per tempo i piccoli cambiamenti ti sarà più facile adattarti a quelli grandi, quando arriveranno;
- seguire una direzione nuova aiuta a trovare il Nuovo Formaggio;
- quando superi le tue paure ti senti libero;
- se immagini di gustare il Nuovo Formaggio già prima di trovarlo, scoprirai la via giusta per conquistarlo;
- quanto più rapidamente abbandonerai il Vecchio Formaggio tanto prima gusterai quello nuovo;
- è meno pericoloso affrontare il Labirinto che rimanere fermi senza Formaggio.
A questo punto le reazioni sono due: ci spostiamo velocemente approfittando del cambiamento o restiamo immobili e ci lamentiamo?
Sono proprio queste le reazioni che cambiano la nostra vita. Fermarsi ad aspettare per poi entrare in uno stato di depressione totale o reagire, allargare la propria visione e cercare di cavalcare le onde del cambiamento.
«Chi bada al vento non seminerà, e chi sta a guardare alle nuvole non mieterà».
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