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Clima e salute: La consapevolezza degli italiani

Scienza e ambiente

Clima e salute, per il 90% degli italiani il cambiamento è una minaccia per la salute globale.

L’indagine di Ipsos per Amref Italia rivela che il 90% degli italiani considera il cambiamento climatico una seria minaccia per la salute globale. Questa percentuale riflette la preoccupazione diffusa riguardo all’innalzamento delle temperature, all’aumento della siccità e alla diminuzione della disponibilità di acqua e cibo. I risultati emergono dalla terza edizione dell’indagine “Africa e salute: l’opinione degli italiani”, condotta in vista del primo Health Day all’interno di Cop28.

  • Tra le principali preoccupazioni degli intervistati, l’aumento delle ondate di calore e dell’innalzamento delle temperature si pone al primo posto con il 46%. Questo rispecchia un aumento del 12% rispetto all’anno precedente.
  • Al secondo posto, con il 44%, si colloca l’ansia per l’aumento della siccità e la conseguente diminuzione della disponibilità di acqua.
  • Seguono la preoccupazione per la riduzione della disponibilità di cibo a causa degli impatti sull’agricoltura (37%) e l’incremento delle alluvioni (33%).

Per il 69% degli intervistati, le cause del cambiamento climatico mettono gravemente a rischio la salute globale, con la diretta attività umana indicata come principale responsabile.

Il 60% ritiene che sia troppo tardi per implementare misure risolutive per affrontare il cambiamento climatico, mentre il 33% ritiene che ci sia un allarmismo eccessivo e la situazione non sia così grave.

La percezione della correlazione tra il cambiamento climatico e la salute è evidente nel 68% degli intervistati, sostenendo che i Paesi a medio e alto reddito dovrebbero contribuire di più per proteggere la salute dei Paesi a basso reddito. L’84% crede che la propria salute sia collegata a quella del resto del mondo, ma questa percentuale scende al 79% quando si tratta della salute dei cittadini africani.

Le principali minacce per la salute dei cittadini europei, secondo il 45% degli intervistati, sono le malattie croniche, seguite dalla crisi economica (33%) e dagli effetti del cambiamento climatico (26%). Per la salute dei cittadini africani, le maggiori minacce percepite sono le malattie infettive (56%), le condizioni di vita (52%) e la scarsa disponibilità di strutture e operatori sanitari (41%).

Il direttore di Amref Italia, Guglielmo Micucci, sottolinea l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico e l’emergere di nuove malattie infettive. La salute dell’uomo, secondo Micucci, è indissolubilmente legata a quella dell’ambiente e degli animali. Con l’aumento del 63% delle malattie infettive trasmesse tra animali e uomini negli ultimi dieci anni, la comunità scientifica sottolinea la necessità di una connessione indissolubile tra salute umana e ambientale.

In vista di Cop28, Amref si impegna a portare le istanze dell’Africa e a ribadire in Italia che la salute e l’ambiente non possono più seguire percorsi separati. La conclusione di Micucci enfatizza che non esiste una sola salute, e questa non conosce confini.

In sintesi, la ricerca evidenzia una crescente consapevolezza degli italiani sul legame tra cambiamento climatico e salute, sottolineando la necessità di azioni immediate e globali per affrontare questa sfida condivisa. La salute del pianeta è a rischio, e il cambiamento climatico non può essere ignorato nel contesto della salute umana e dell’ecosistema.