Uso criminale delle criptovalute: Le criptovalute hanno rivoluzionato il settore finanziario, offrendo transazioni rapide, decentralizzate e spesso anonime. Tuttavia, la stessa tecnologia che abilita l’innovazione economica è anche sfruttata dai criminali per riciclaggio di denaro, frodi e finanziamento del terrorismo.
Come possono gli investigatori contrastare questo fenomeno? Quali strumenti esistono per tracciare le transazioni illecite? Un recente manuale, Financial Investigations and Analysis for Emerging Money Laundering Risks: Criminal Use of Cryptocurrency, a cura di Federico Paesano per il programma COPOLAD III, fornisce una guida dettagliata per le forze dell’ordine e gli analisti finanziari.
Criptovalute e crimini finanziari
Perché i criminali usano le criptovalute?
Le criptovalute attraggono attività illecite per diverse ragioni:
- Pseudonimato: nonostante le transazioni siano registrate su blockchain, l’identità dei proprietari dei wallet non è immediatamente visibile.
- Globalità: eliminano i confini geografici e i controlli bancari tradizionali.
- Irreversibilità: una volta confermata, una transazione non può essere annullata.
- Strumenti di anonimizzazione: come i mixer di criptovalute e il chain hopping (scambio tra più blockchain).
Le principali criptovalute usate per il crimine
- Bitcoin (BTC): la criptovaluta più diffusa, spesso usata per transazioni illecite nonostante la sua tracciabilità.
- Monero (XMR): progettata per garantire il massimo anonimato, è la preferita nei mercati del darknet.
- Ethereum (ETH) e stablecoin: usate per transazioni rapide, spesso in frodi e schemi Ponzi.
Metodi criminali con le criptovalute
1. Riciclaggio di denaro digitale
Il riciclaggio di denaro tramite criptovalute avviene in diverse fasi:
- Stratificazione (Layering): i fondi illeciti vengono trasferiti attraverso molteplici wallet e scambiati con altre criptovalute.
- Integrazione: il denaro riciclato rientra nel sistema economico, spesso con acquisti immobiliari o beni di lusso.
2. Ransomware e cybercrimine
Gli attacchi ransomware sono tra le attività più comuni finanziate con criptovalute. I criminali infettano i computer con malware, chiedendo riscatti in Bitcoin o Monero.
3. Finanziamento del terrorismo
Gruppi terroristici utilizzano criptovalute per trasferire fondi senza passare dai sistemi bancari tradizionali. Le stablecoin e le reti come Lightning Network rendono ancora più difficile il tracciamento.
4. Truffe e frodi
Le truffe in ambito cripto comprendono:
- Schemi Ponzi: promesse di rendimenti irrealistici per attirare investitori.
- Fake ICO (Initial Coin Offerings): lancio di criptovalute inesistenti per raccogliere fondi e poi scomparire.
- Romance scam e phishing: inganni via social media per rubare criptovalute.
Tecniche investigative per le forze dell’ordine
1. Tracciamento delle transazioni sulla blockchain
Nonostante l’apparente anonimato, le transazioni su blockchain sono pubbliche e permanenti. Le forze dell’ordine possono usare strumenti di blockchain analytics come:
- Chainalysis: traccia i flussi di criptovalute e identifica wallet sospetti.
- Elliptic e CipherTrace: strumenti per il monitoraggio delle transazioni.
- GraphSense: un software open-source che analizza blockchain.
2. Identificazione dei wallet privati
I wallet non custodial (o unhosted wallets) sono difficili da tracciare, ma possono essere identificati attraverso:
- Analisi degli indirizzi IP associati ai wallet.
- Incrocio dei dati con exchange e fornitori di servizi (VASPs).
- Sequestri hardware: dispositivi come Ledger o Trezor contengono tracce digitali che possono essere estratte dagli investigatori.
3. Monitoraggio delle transazioni sospette
Gli exchange di criptovalute devono rispettare normative antiriciclaggio (AML) e segnalare transazioni sospette. Alcuni indici di rischio (red flag indicators) includono:
- Alte somme trasferite in breve tempo.
- Uso eccessivo di mixer o privacy coins.
- Conversione rapida da criptovalute a contante.
4. Cooperazione internazionale
Le indagini sulle criptovalute richiedono collaborazione tra diverse giurisdizioni. Alcuni strumenti chiave includono:
- INTERPOL e Europol: facilitano il coordinamento tra forze di polizia internazionali.
- Mutual Legal Assistance Treaties (MLATs): trattati bilaterali per condividere informazioni su crimini finanziari.
- Joint Investigative Teams (JITs): squadre investigative comuni tra paesi alleati.
Regolamentazione e conformità
Le normative globali sulle criptovalute
Organismi come il Financial Action Task Force (FATF/GAFI) hanno introdotto regolamenti per contrastare il riciclaggio di denaro con le criptovalute:
- Travel Rule: obbliga gli exchange a raccogliere dati sugli utenti che effettuano transazioni superiori a una soglia prestabilita.
- AML/CFT Regulations: obblighi di antiriciclaggio per i fornitori di servizi crypto.
- Obblighi di registrazione per gli exchange e wallet provider.
Sfide nella regolamentazione
- Differenze tra le giurisdizioni: ogni paese ha regolamenti diversi, rendendo difficile l’armonizzazione.
- Tecnologie emergenti: le nuove soluzioni blockchain, come le DeFi (Finanza Decentralizzata), rendono ancora più difficile il monitoraggio.
- Privacy vs. Sicurezza: il bilanciamento tra la tutela della privacy e il contrasto ai crimini finanziari è una sfida per legislatori e autorità.
Rafforzare le capacità investigative
Il documento del programma COPOLAD III offre diverse raccomandazioni per migliorare le indagini sulle criptovalute:
- Formazione avanzata per le forze dell’ordine: gli investigatori devono essere addestrati nelle tecniche di analisi blockchain.
- Collaborazione tra pubblico e privato: partnership con exchange e aziende di analisi blockchain per migliorare la tracciabilità delle transazioni.
- Adozione di tecnologie AI per il tracciamento: gli strumenti basati su intelligenza artificiale possono aiutare a identificare pattern di riciclaggio di denaro.
L’uso criminale delle criptovalute è una sfida sempre più complessa, ma grazie ai progressi nelle tecniche investigative e nelle normative globali, è possibile contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. La chiave sta nella collaborazione internazionale, nell’adozione di tecnologie avanzate e nella formazione continua degli investigatori.
Le criptovalute non sono di per sé criminali, ma la loro regolamentazione e il monitoraggio delle transazioni sono essenziali per prevenire gli abusi e garantire la sicurezza finanziaria globale.
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