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🛰️ Mosca ti controlla: il nuovo tracciamento per stranieri fa discutere

🔹 Mosca 2025: sei uno straniero? Allora sei tracciato

Ti piacerebbe visitare una città dove il tuo volto, le tue impronte digitali e ogni tuo spostamento vengono monitorati in tempo reale?

Per chi vive a Mosca e non ha il passaporto russo, questo scenario è già realtà.
Una nuova legge impone a tutti gli stranieri residenti nell’area metropolitana di scaricare una applicazione governativa di tracciamento. Un passo in avanti nella gestione migratoria? O un pericoloso salto verso la sorveglianza di massa?

🔹 Cosa prevede la legge

Il promotore della norma, Vyacheslav Volodin (Presidente della Duma), ha motivato il provvedimento con la necessità di contrastare la “criminalità migrante”.

La app obbligatoria raccoglierà:

  • 📍 Posizione GPS in tempo reale
  • 🧠 Dati biometrici (impronte digitali)
  • 📸 Foto del volto
  • 🏠 Indirizzo di residenza dichiarato

Chi cambia casa dovrà comunicarlo entro tre giorni lavorativi. In caso contrario? Rischia di essere schedato e deportato.
Sono esenti solo diplomatici e cittadini bielorussi.

🔹 I diritti costituzionali? Una formalità

L’avvocata costituzionalista Anna Minushkina ha sollevato forti dubbi:
la nuova norma violerebbe apertamente gli articoli 23 e 24 della Costituzione russa, che tutelano:

  • la privacy della vita personale
  • la protezione dei dati sensibili

Legalizzare un sistema di sorveglianza digitale, sostiene, significa normalizzare l’eccezione. E portare il controllo a un nuovo livello.

🔹 Comunità migranti: “Confusione, non sicurezza”

Dalle associazioni dei migranti, il feedback è chiaro: nessuno ha capito come funzionerà davvero.

📱 Cosa succede se perdi il telefono?
📴 Se hai un dispositivo vecchio?
🌐 Se non hai accesso a internet?

Il presidente della comunità uzbeka, Viktor Teplyankov, definisce l’idea “poco praticabile e mal progettata”.
E per ora, nessuna risposta ufficiale è stata fornita.

🔹 Effetto boomerang sull’economia?

L’attivista Andrey Yakimov della PSP Foundation lancia l’allarme. Una misura così invasiva rischia di allontanare forza lavoro essenziale nei settori:

  • edilizia 🏗️
  • agricoltura 🌾
  • servizi domestici 🧹

Per una Russia che invecchia e fatica a coprire i posti vacanti, questa potrebbe rivelarsi una scelta controproducente.

🔹 L’esperimento durerà fino al 2029

La app non è ancora obbligatoria per tutti: la fase di test durerà fino a settembre 2029.

Solo dopo quella data il governo valuterà l’efficacia (ma nessuno ha ancora definito i criteri di successo) e deciderà se estenderla al resto del paese.

🔹 Sicurezza o sorveglianza?

Per i sostenitori si tratta di un moderno strumento di gestione migratoria.
Per molti osservatori, è sorveglianza di massa mascherata da protezione.

Registrare dati biometrici e spostamenti in tempo reale di individui che non hanno commesso reati, senza ordine giudiziario, mina le basi del diritto e normalizza il controllo indiscriminato.

🔹 Domande senza risposta

Alcuni scenari non sono ancora stati chiariti:

  • 📴 Se non puoi installare l’app per motivi tecnici?
  • 🧳 Se sei un turista in città per due settimane?
  • 🤳 Se il tuo telefono viene rubato?

Il Ministero dell’Interno ha promesso incontri con le autorità locali per affrontare i “casi limite”. Ma al momento non esiste alcuna guida ufficiale.

🔹 Il confronto internazionale

Ecco un rapido confronto con altri paesi:

PaeseApp obbligatoria?Biometria?Tracciamento GPS?
🇷🇺 Russia✅ Sì✅ Volto + impronte✅ In tempo reale
🇺🇸 USA⚠️ Parziale✅ Solo alcuni casi❌ No tracking live
🇪🇺 Europa❌ No❌ No❌ No

Questa mossa potrebbe fare scuola — e fornire una scusa perfetta ad altri regimi per replicare lo stesso schema, sotto il pretesto del controllo migratorio.

🔹 Un precedente pericoloso?

Quel che accade a Mosca non è un episodio isolato. È il segnale di una tendenza globale:
la trasformazione dello straniero in dato.

Una scelta che ridisegna il rapporto tra Stato e individuo.
Una scelta che, se non contrastata, potrebbe diventare la nuova normalità.

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