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Cos’è il Deep Web: cosa c’è sotto la superficie di Internet

Cos'è il Deep Web

OSINT e Deep Web, oltre il visibile: un viaggio nel web sommerso

Quando apriamo un browser e cerchiamo qualcosa su Google, ci troviamo sulla parte di Internet più accessibile, il Surface Web, ovvero quell’insieme di pagine indicizzate dai motori di ricerca. Ma sotto questa superficie c’è molto di più: un universo di dati nascosti, database inaccessibili e reti anonime, conosciuto come Deep Web e Dark Web.

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Se il primo ospita contenuti riservati ma leciti, il secondo è spesso associato a traffici illeciti e anonimato estremo. Entrambi sono territori esplorabili attraverso OSINT (Open Source Intelligence), un insieme di tecniche e strumenti utilizzati per raccogliere informazioni da fonti pubblicamente disponibili, incluse quelle nascoste nei meandri di Internet.

In questo articolo andremo oltre la superficie, esplorando il rapporto tra OSINT e Deep Web e scoprendo come queste tecnologie aiutano a svelare ciò che non appare nei risultati di ricerca tradizionali.

Deep Web: il lato nascosto di Internet

Cos’è il Deep Web?

Contrariamente a quanto si possa pensare, il Deep Web non è sinonimo di attività illecite. È semplicemente la parte del web non indicizzata dai motori di ricerca. Questo significa che, senza il link diretto o le credenziali necessarie, queste pagine rimangono invisibili.

Alcuni esempi di contenuti appartenenti al Deep Web:

  • Database accademici e scientifici (ad es. PubMed, JSTOR)
  • Documenti aziendali e archivi legali
  • Cartelle cliniche e registri finanziari
  • Siti web interni a organizzazioni e istituzioni
  • Forum privati e piattaforme di condivisione protette da password

In pratica, tutte quelle risorse che richiedono autenticazione o che, per scelta, non vengono indicizzate nei motori di ricerca.

Come OSINT utilizza il Deep Web

Le investigazioni OSINT si basano su dati accessibili pubblicamente, anche se non sempre immediatamente visibili. Alcuni strumenti e tecniche per esplorare il Deep Web includono:

  • Google Dorking: sfruttare query avanzate per trovare informazioni “nascoste” nei risultati di Google.
  • Archivi pubblici e database accademici: utili per verifiche e ricerche storiche.
  • Analisi dei metadati: estrarre informazioni nascoste da documenti e immagini.

Queste fonti possono rivelarsi preziose per investigatori, analisti di sicurezza e giornalisti alla ricerca di informazioni difficili da reperire con una semplice ricerca su Google.

Dark Web: la rete invisibile tra privacy e illegalità

Differenze tra Deep Web e Dark Web

Mentre il Deep Web include contenuti non indicizzati ma perfettamente legali, il Dark Web è una sottosezione accessibile solo tramite software specializzati, come Tor o I2P.

La rete Tor, ad esempio, è progettata per garantire anonimato e privacy, rendendo difficile tracciare l’identità degli utenti. Questo la rende uno strumento essenziale per attivisti, giornalisti e cittadini di paesi sottoposti a censura. Tuttavia, lo stesso anonimato attira anche traffici illeciti, mercati neri e criminalità informatica.

Usi leciti e illeciti del Dark Web

Utilizzi legali:
✅ Giornalisti che proteggono le proprie fonti
✅ Attivisti che sfuggono alla censura governativa
✅ Whistleblower che divulgano informazioni riservate

Attività illecite:
❌ Vendita di dati rubati e credenziali compromesse
❌ Traffico di armi, droga e documenti falsi
❌ Forum di hacker e servizi di cybercrime

Non tutto ciò che si trova nel Dark Web è illegale, ma l’ambiente è particolarmente pericoloso per chi non sa come muoversi.

OSINT nel Dark Web: investigazioni sotto anonimato

L’OSINT è spesso utilizzato per monitorare il Dark Web e raccogliere informazioni utili alla sicurezza informatica e alle forze dell’ordine. Alcuni strumenti chiave includono:

  • Ahmia: un motore di ricerca per siti .onion (Tor).
  • OnionScan: analizza la sicurezza dei siti nascosti.
  • Blockchain analysis: traccia transazioni in criptovaluta legate ad attività sospette.

Le investigazioni nel Dark Web richiedono estrema cautela: molte piattaforme sono piene di truffe, malware e monitorate da criminali esperti.

Strumenti OSINT per esplorare il Deep e Dark Web

Strumenti per il Deep Web

🔍 Google Dorking – Ricerca avanzata per individuare dati nascosti.
📚 Wayback Machine – Esplora versioni archiviate di siti web.
🛡 Shodan – Motore di ricerca per dispositivi connessi a Internet (IoT, server, webcam).

Strumenti per il Dark Web

🌐 Ahmia – Motore di ricerca per siti Onion.
🔎 Recon-ng – Framework OSINT per la raccolta di dati.
🕵️ SpiderFoot – Automazione delle indagini su indirizzi IP e domini.

Navigare il web nascosto in sicurezza

Esplorare il Deep Web e il Dark Web senza le giuste precauzioni può essere rischioso. Ecco alcune regole di sicurezza fondamentali:
Usare una VPN per proteggere il proprio IP.
Evitare link sospetti e siti non verificati.
Utilizzare macchine virtuali per isolare la navigazione.
Non fornire dati personali in nessuna circostanza.

L’OSINT fornisce strumenti utili per esplorare il web nascosto in modo etico e responsabile, ma è fondamentale conoscere i limiti legali e i pericoli informatici.

OSINT, il faro nel buio digitale

Il Deep Web e il Dark Web non sono sinonimi di illegalità, ma rappresentano le parti meno accessibili di Internet, con utilizzi sia legittimi che discutibili. L’OSINT è uno strumento prezioso per chi vuole esplorare questi spazi in modo strategico e sicuro, raccogliendo dati per investigazioni digitali, sicurezza informatica e analisi di minacce online.

Il segreto è conoscere i rischi, adottare strumenti adeguati e agire con consapevolezza. Solo così possiamo sfruttare al meglio le potenzialità di ciò che si cela sotto la superficie di Internet.

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