Uscite editoriali: Ndo cojo cojo, di Gigi Proietti
Il talento del mattatore per il genere nel libro a lui dedicato da Carlotta e Susanna Proietti.
Ndo cojo cojo, edito da Rizzoli è la biografia di Gigi Proietti, tra inediti assoluti e archivio, voluto dalle figlie come "un regalo di papà per tutti". Il volume è a cura di Sagitta Alter (al suo fianco fin dal 1962, "siamo antichi concubini" amava dire lui genio della risata e non solo). E proprio le due figlie Carlotta e Susanna nell'introduzione sottolineano come si siano interrogate a lungo se pubblicare o meno il libro incompiuto del padre e come, insieme alla madre, abbiamo deciso di farlo integrandolo con sonetti e altri lavori del padre "Il fatto che sia rimasto incompiuto ci ha fatto riflettere a lungo sull'aspetto malinconico dell'incompiutezza.
«Ebbene, sì. Confesso. Sì, scrivo roba in versi. Mi dichiaro rifugiato poetico.»
Gigi Proietti
«Il romano ha regalato alla lingua italiana espressioni, parole, significati per i quali dovrebbero ringraziarci. Per capirci, se invece di dire: "Sono stato particolarmente sfortunato in quella circostanza", uno dice: "M'ha detto pedalino". Oppure "M'ha detto zella", se fa' prima.» La sua romanità si riversava soprattutto nella scrittura dei sonetti: alcuni sono diventati un appuntamento fisso anche per i lettori del «Messaggero» o del «Fatto quotidiano», moltissimi altri sono stati recitati in eventi pubblici o sono rimasti nei quaderni che portava con sé sul set o in camerino e su cui si divertiva a costruire versi pungenti per resistere al quotidiano sfascio culturale e politico.
Per la prima volta sono raccolti in questo libro tutti i suoi sonetti insieme ad alcuni racconti a cui stava lavorando con gran divertimento, come le avventure di Er Ciofeca che si ritrova suo malgrado al centro di un intreccio di cronache romane agre, tra dialoghi stralunati nel suo bar o in coda dal barbieretto. Ci sono poi i disegni con cui Gigi Proietti si divertiva a fissare in pochi tratti tic, manie e piccole ossessioni del mondo intorno. Una passione che condivideva soprattutto con la figlia Susanna, a cui aveva chiesto di dare un volto ai personaggi di 'Ndò cojo cojo.
Il risultato è un libro unico, puntellato da storie e sonetti fuori da ogni regola, capaci di far ridere e di commuovere, e che dimostrano ancora una volta il talento di un narratore e di un sonettaro satirico.
Gigi Proietti: Una Breve Biografia
Gigi Proietti è stato uno dei più amati e versatili attori italiani, noto per la sua straordinaria capacità di spaziare tra teatro, cinema e televisione. Con una carriera che ha attraversato più di cinque decenni, Proietti è diventato una vera e propria icona della cultura italiana.
Gli Inizi
Nato a Roma, Proietti iniziò la sua carriera artistica negli anni '60, esibendosi in piccoli teatri e club. La sua formazione iniziale fu nel campo della giurisprudenza, ma ben presto il richiamo del palcoscenico divenne troppo forte da ignorare.
Il Teatro
Proietti è forse meglio conosciuto per il suo lavoro teatrale. La sua interpretazione di "A me gli occhi, please" nel 1976 fu un punto di svolta, consolidandolo come uno dei più talentuosi attori teatrali italiani. La sua capacità di coinvolgere il pubblico con il suo carisma, il suo talento comico e la sua presenza scenica era ineguagliabile.
Il Cinema e la Televisione
Anche se il teatro rimase la sua grande passione, Proietti ebbe una carriera prolifica anche nel cinema e nella televisione. Tra i suoi film più noti ci sono "Febbre da cavallo" (1976) e "La Tosca" (1973). In televisione, è ricordato per il ruolo di "Il maresciallo Rocca", una serie che riscosse un enorme successo di pubblico e critica.
La Musica
Proietti era anche un talentuoso cantante e doppiatore. La sua voce divenne famosa per aver doppiato attori di Hollywood come Robert De Niro e Dustin Hoffman nelle versioni italiane dei loro film. Inoltre, si esibì in numerosi spettacoli musicali e cabaret, dimostrando una versatilità artistica unica.
L'insegnamento
Proietti dedicò parte della sua vita all'insegnamento, fondando una scuola di recitazione a Roma. Molti dei suoi allievi sono diventati attori di successo, confermando il suo ruolo non solo come artista, ma anche come mentore e guida per le nuove generazioni.
Il Ricordo
Gigi Proietti è scomparso il 2 novembre 2020, nel giorno del suo 80º compleanno. La sua morte ha lasciato un vuoto immenso nel panorama culturale italiano. Il suo lascito, però, vive attraverso le sue opere, i suoi insegnamenti e il ricordo affettuoso di chi ha avuto la fortuna di vederlo esibirsi.
Gigi Proietti ha rappresentato l'essenza stessa dell'arte italiana: versatile, appassionato e profondamente legato al suo pubblico. La sua capacità di passare dal comico al drammatico, dal teatro al cinema, rende il suo contributo alla cultura italiana un tesoro inestimabile.
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