Il Natale si festeggia ovunque il 25 dicembre?

25 dicembre natale
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Il Natale, con le sue luci scintillanti e i canti che scaldano l’anima, sembra raccontare la stessa storia ovunque. Eppure, dietro la data convenzionale del 25 dicembre si nasconde un caleidoscopio di tradizioni, un mosaico di rituali che cambia da un angolo all’altro del pianeta. C'è chi celebra con banchetti sontuosi e chi con silenzi meditativi, chi illumina le notti con lanterne e chi le riempie di preghiere. In questo intreccio di tempi e culture, il Natale non è solo una festa, ma un linguaggio universale che si adatta ai cuori che lo accolgono, trasformandosi in una celebrazione profondamente personale e collettiva.

La data che indica il 25 dicembre per festeggiare il Natale è convenzionale e non è la stessa per tutti i popoli e le religioni.

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Alcune nazioni dove il Natale è celebrato il 25 dicembre

  • Italia: Le tradizioni includono la Vigilia di Natale e la messa di mezzanotte.
  • Stati Uniti: È caratterizzato da decorazioni elaborate e la figura di Babbo Natale.
  • Germania: Celebrazioni con mercati natalizi e tradizioni come l'albero di Natale.
  • Francia: Conosciuta per i suoi mercatini e piatti tipici come il "bûche de Noël".
  • Regno Unito: Comprende pranzi festivi e scambi di doni.
  • Spagna: La celebrazione include la "Nochebuena" la vigilia e festeggiamenti fino all'Epifania.
  • Brasile: Festeggiamenti estivi con cene familiari e decorazioni natalizie.
  • Argentina: Celebrazioni simili a quelle europee, con un focus sulla vigilia.
  • Filippine: Conosciute per le lunghe celebrazioni natalizie che iniziano a settembre.
  • Messico: Le celebrazioni iniziano con le "Posadas", che rievocano il viaggio di Maria e Giuseppe. La festa culmina con la "Nochebuena" e i festeggiamenti includono piatti tipici e musica.
  • In alcune culture, come quella ortodossa, il Natale viene celebrato il 7 gennaio a causa dell'uso del calendario giuliano (in Russia), mentre in Ucraina si è iniziato a festeggiare il 25 dicembre secondo il calendario occidentale a partire dal 2023.
  • In Etiopia, il Natale (Genna) è celebrato secondo il calendario giuliano, il che significa che la festività cade il 7 gennaio del calendario gregoriano. Questa celebrazione presenta tradizioni uniche e affascinanti.è celebrato con servizi religiosi e festeggiamenti che includono cibo tradizionale come l'injera.
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Curiosità Natalizie nel Mondo

Babbo Natale

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E’ un personaggio iconico delle celebrazioni natalizie, presente in molte culture e tradizioni in tutto il mondo. Babbo Natale è comunemente rappresentato con guance rosse, barba bianca e un abito rosso con pelliccia bianca. Porta con sé un sacco pieno di regali e guida una slitta trainata da renne volanti. Tradizionalmente, si dice che Babbo Natale viva al Polo Nord o in Lapponia, dove gestisce il suo laboratorio insieme a degli elfi che lo aiutano a preparare i regali. La figura di Babbo Natale trae origine da San Nicola di Myra, noto per le sue opere di carità e per aver aiutato i bambini. La sua fama si diffuse in tutta Europa, dando vita a diverse interpretazioni del personaggio. In Olanda, San Nicola è conosciuto come Sinterklaas, che arriva in barca dalla Spagna e distribuisce doni ai bambini. Questa tradizione ha influenzato la figura di Babbo Natale negli Stati Uniti. La rappresentazione moderna di Babbo Natale come un uomo anziano, corpulento, vestito di rosso con una barba bianca è stata consolidata nel XIX secolo, grazie anche alla poesia "A Visit from St. Nicholas" di Clement Clarke Moore e alle illustrazioni di Thomas Nast.

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Candele di Natale

Le candele di Natale sono una tradizione che nasce in epoca luterana e che fu importata in Italia intorno al 1839, anche se un loro largo utilizzo si ebbe a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. Utilizzate all’interno della Corona dell’Avvento, vengono accese nelle quattro domeniche che precedono il Natale per guidare il fedele verso la luce di Cristo.  La prima candela è detta del “Profeta”, in quanto ricorda le profezie sulla venuta del Messia, la seconda è detta di “Betlemme”, dato che ricorda la città in cui nacque Gesù, la terza è detta dei “Pastori”, in quanto furono i primi che videro il Messia, mentre la quarta è detta degli “Angeli”, i primi che annunciarono la sua venuta.

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Palline di Natale

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Rosse, dorate, lucenti, glitterate: le palline di Natale appese all'albero sono da secoli un pilastro della tradizione natalizia e fra le più riconoscibili delle decorazioni festive.  Le prime testimonianze storiche di questa usanza parrebbero risalire alla Germania tardo-medievale, dove la vigilia di Natale si decorava un sempreverde, simbolo d'immortalità, con delle mele rosse, simbolo del peccato originale, in onore di Adamo ed Eva. Si diffuse così la tradizione di addobbare gli abeti con mele rosse, noci e agrumi, tradizione tutt'oggi viva in svariati paesi europei.  Fu solo nella metà del XIX secolo che i mastri vetrai tedeschi e francesi iniziarono a produrre ornamenti a forma di bocce e figurine di vetro da sostituire a mele e noci, leggenda vuole a causa di un inverno particolarmente rigido che inibì la crescita della frutta.

Agrifoglio

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L'agrifoglio (Iles aquifolium) è un albero sempreverde ampiamente diffuso in tutta Europa, i cui esemplari possono raggiungere i 10 metri di altezza. Questa pianta è spesso usata a scopi decorativi per il contrasto creato dal colore rosso intenso delle bacche e quello delle foglie, verdi e di forma particolare. Inoltre, da millenni viene usata come pianta portafortuna e in molte culture è considerata un simbolo del Natale: in epoca pagana, si riteneva infatti che i frutti rossi simboleggiassero un ritorno della prosperità dopo l'inverno. Nella tradizione cristiana, invece, le bacche dell'agrifoglio rappresentano il sangue di Cristo, mentre le sue foglie verdi rimandano alla corona di spine da lui portata nel momento della crocifissione.

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Krampus (Germania, Austria, Ungheria)

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In queste regioni, Krampus è una figura demoniaca che accompagna Babbo Natale. Mentre Babbo Natale premia i bambini buoni, Krampus punisce quelli cattivi spaventandoli o portandoli via nel suo sacco. Durante il periodo natalizio, gli adulti si travestono da Krampus per spaventare i bambini.

Nascondere le Scope (Norvegia)

La vigilia di Natale, le famiglie norvegesi nascondono tutte le scope in casa. Questa tradizione deriva dalla credenza che le streghe e gli spiriti maligni volino durante la notte di Natale e possano rubare le scope lasciate in vista.

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KFC per Natale (Giappone)

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In Giappone, è diventata una tradizione mangiare pollo fritto della catena KFC durante le festività natalizie. Questa usanza è iniziata negli anni '70 grazie a una campagna di marketing e ora più di 3 milioni di famiglie giapponesi ordinano pollo fritto per la Vigilia di Natale.

Bruciare il Diavolo (Guatemala)

Il 6 dicembre, i guatemaltechi celebrano bruciando oggetti come simbolo di purificazione e rinnovamento. Questa tradizione è collegata alla preparazione per il Natale e viene vista come un modo per allontanare le energie negative.

Messa in Pattini a Rotelle (Venezuela)

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A Caracas, la mattina di Natale, molte persone si recano a messa pattinando su rotelle. Le strade vengono chiuse al traffico per permettere ai fedeli di arrivare in chiesa in sicurezza.

Tió de Nadal (Catalogna, Spagna)

Questa tradizione prevede un tronco decorato che viene "nutrito" dalle famiglie fino alla Vigilia di Natale. La sera del 24 dicembre, il tronco viene colpito con un bastone mentre si canta, e si spera che "defechi" regali e dolci.

Yule Cat (Islanda)

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In Islanda si racconta di un gigantesco gatto natalizio che vaga per il paese durante le festività. Si dice che i bambini che non ricevono nuovi vestiti a Natale rischiano di essere mangiati da questo gatto.

Ragnatele sull'Albero (Ucraina)

In Ucraina, è tradizione decorare l'albero di Natale con ragnatele fittizie. Questa usanza deriva da una leggenda secondo cui i ragni avrebbero decorato l'albero di una povera famiglia con le loro ragnatele.

Mari Lwyd (Galles)

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In Galles, durante il periodo natalizio, un gruppo di persone si traveste da giumenta decorata e va di casa in casa cantando e sfidando gli abitanti a una gara di insulti in rima.

La Sfida dei Babbi Natale (Svizzera)

In Svizzera, si tiene una competizione chiamata ClauWau tra il 25 e il 26 dicembre, dove i partecipanti competono in varie sfide legate al Natale, come sculture di zenzero e quiz di cultura generale.

E così, mentre il Natale si dipana in mille volti e storie diverse, rimane una costante: il desiderio di unirsi, di rallentare, di ricordare ciò che conta davvero. Che sia il calore di una famiglia riunita, il silenzio di una chiesa o il luccichio di un cielo illuminato a festa, il Natale è il filo rosso che attraversa i confini e le epoche. È una celebrazione che non appartiene a un solo giorno, né a un solo popolo, ma che trova il suo senso nel cuore di chi sceglie di vivere il dono della condivisione e della speranza.

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*Immagini da https://www.pexels.com/

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